Apocalisse Zombie. Tranquilli, ci pensa il Pentagono
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Apocalisse Zombie. Tranquilli, ci pensa il Pentagono

Non è uno scherzo, ma un dossier dettagliato su cosa fare per reagire all'attacco dei non-morti. Il CONOP 8888 è stato elaborato per difendere l'umanità dai cadaveri affamati. Quando la realtà supera la fiction

Sembra uno scherzo. Una trovata pubblicitaria per lanciare la nuova serie di The Walking Dead , il fortunato serial "mortale" sugli zombie. Invece è una cosa serissima, classificata dal Pentagono come piano "CONOP 8888", ovvero: come rispondere all'eventualità di un'Apocalisse zombie

Si sa, il Pentagono ha piani di difesa per qualsiasi cosa, dal lancio di missili russi a testata nucleare a un'eventuale invasione aliena. Ma, se sugli alieni gli Stati Uniti hanno storie non solo da X-files (il caso Roswell è emblematico e ancora fa discutere), gli zombie finora sono rimasti relegati al mondo del cinema e della televisione. Il primo film-capolavoro del genere lo realizzò George Romero nel 1968 (La notte dei morti viventi), e da allora la filmografia mondiale è piena zeppa di non-morti, non da ultimo Warm Bodies, una variazione sul tema horror che racconta la storia di uno zombie teenager che si innamora della bella della scuola.

Fiction, appunto. Ma se si va a leggere il dossier CONOP 8888 ci si rende conto che per anni i cervelloni del Pentagono hanno studiato un piano capillare ed efficace per rispondere a un eventuale disastro zombie. Come sopravvivere a un attacco dei non-morti? Come rispondere militarmente a orde di cadaveri affamati di carne umana? Come fermare un eventuale virus qualora si diffondesse sul pianeta? Come ristabilire la democrazia e impedire che le istituzioni piombino nel caos?

Diciamola tutta, il Pentagono in questo non è certo un pozzo di scienza. Da anni in Spagna, nei pressi di Toledo, si svolge la "sagra dello zombie". Una competizione che ogni anno attira centinaia di persone da tutto il mondo e in cui si vincono ricchi premi se si riesce a sopravvivere ai morti viventi. I vincitori della competizione di Alameda potrebbero tranquillamente insegnare ai militari americani cosa fare per restare in vita e debellare il virus. Non c'è bisogno di articolati "piani di contingenza".

Ma è comunque interessante la classificazione degli zombie secondo il Pentagono. Ne esisterebbero tre diverse tipologie: quelli classici alla Romero (occhi di fuori, carne in decomposizione, sangue alla bocca), quelli vegetariani (immaginiamo quindi innocui per il genere umano ma povere edere) e quelli pollo. I militari americani sono serissimi, mica favole!

Nel CONOP 8888 (anche conosciuto come Counter Zombie Dominance) si legge che "Gli Zombie rappresentano una minaccia concreta alla vita umana" e che il Comando strategico degli Usa "sarà preparato nel momento in cui sarà necessario preservare la santità della vita umana e condurre operazioni a sostegno di ogni popolazione del pianeta, inclusi i tradizionali avversari". Insomma, nel caso di un attacco zombie gli americani sono pronti a proteggere persino i russi. Questa sì che è una notizia!

Nel documento si legge anche una emblematica nota a piè di pagina da parte degli autori che si sentono in dovere di specificare che "Questo piano non è stato concepito come uno scherzo". Ed effettivamente la nota è necessaria, perché a leggere le fitte pagine del piano anti-Zombie viene da ridere. 

Dal Pentagono minimizzano, sostenendo che in realtà il piano è uno strumento per addestrare le reclute a reagire in qualsiasi situazione. Certo è che mettersi addirittura a studiare una strategia contro i non-morti quando la televisione e il cinema ci propinano costantemente storie di zombie e di sopravvissuti puzza di spreco di denaro pubblico. Basta seguire The Walking Dead per sapere esattamente cosa fare o non fare nel caso di un'Apocalisse zombie, soprattutto per proteggersi dagli altri esseri umani superstiti, che solitamente danno molti più problemi dei trapassati che camminano.

Tornando al piano, lo scenario più drammatico immaginato dal Pentagono è quello della trasmissione del virus dei non-morti. Zombie che mangiano umani che muoiono e diventano zombie a loro volta. Una catena infernale che distruggerebbe il pianeta in pochi mesi. Ma non tutto è perduto, nel senso che esiste anche la possibilità di zombie vegetariani e di zombie pollo. Oscura la figura dello "zombie magico" (EMZ, Evil Magic Zombie), effetto di pratiche esoteriche legate al maligno. Il Pentagono tratta questa figura col rispetto mistico che si deve alle cose che non si capiscono. 

Gli zombie pollo, invece, sono gli unici a esistere sul serio. Quando una gallina è troppo vecchia per fare le uova, solitamente gli allevatori americani la stordiscono con il monossido di carbonio e la seppelliscono. La chiamano l'eutanasia dei polli, ma il più delle volte il volatile non è morto e graffiando con i suoi artigli riesce a tornare in superficie. Questa orribile pratica è quello che ha fatto diventare vegetariane milioni di persone in tutto il mondo. 

Insomma, al momento gli unici zombie che esistono per davvero sono frutto dell'operato umano e non costituiscono certo una minaccia. Adesso, però, per sentirci definitivamente più tranquilli, aspettiamo di leggere anche un piano anti vampiri. Quelli hanno basi storiche più solide degli zombie. Sembra che anche il presidente Lincoln in gioventù fosse un cacciatore di succhiasangue. Lo dicono in un film, che sicuramente non sarà sfuggito ai solerti cervelli del Pentagono.

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Anna Mazzone