In coda a Malpensa per gli oggetti smarriti messi all’asta
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In coda a Malpensa per gli oggetti smarriti messi all’asta

Più di mille persone per aggiudicarsi tablet, vestiti, gioielli e il cappello di Sherlock Holmes

 

Montain bike, pc portatili, vestiti, bonghi, videocamere, passeggini, un bollitore per l’acqua, una friggitrice, scarpe firmate, gioielli e un cappello da Sherlock Holmes. Che cosa hanno in comune? Sono tutti stati dimenticati all’aeroporto. E finiti all’asta. Dove finiscono gli oggetti che vengono smarriti nelle stazioni (aeroportuali e non).

Lost and found. Alcuni persi o lasciati da qualche passeggero che ha deciso all’ultimo momento di non imbarcare oppure non adatti ad essere trasportati. Altri trovati tra le poltrone d’attesa o nei contenitori utilizzati ai filtri di polizia per accedere ai gate d’imbarco. Se nessuno reclama entro i termini previsti per legge (un anno), quello che non finisce in valigia o in stiva, viene venduto all’incanto.

All’aeroporto di Malpensa Terminal 2, le persone che si sono presentate venerdi 13 giugno alla sesta edizione degli oggetti rinvenuti, sono state circa 1500. Un’affluenza notevole come quella delle precedenti edizioni. In coda fin dalle prime ore del mattino (Inizio previsto per le 9.30) con l’intento di concludere qualche buon affare, sempre più privati cittadini: molte famiglie, giovani e non , uomini e donne provenienti da tutta Italia; tanti anche i semplici curiosi di vedere come funziona un’asta giudiziaria.

Tipi da asta
Quello che può sembrare solo una “gara competitiva” dove il prezzo aumenta con l’aggiunta del rilancio, è per la maggior parte dei presenti una potenziale occasione di guadagno, in tempi di austerità e crisi, laddove e-bay & C. permettono con semplicità la rivendita degli oggetti stessi. Il fenomeno delle aste infatti, è in continuo aumento; sono diventate una valida alternativa per l’acquisto di oggetti ad un prezzo conveniente, di molto inferiore rispetto a quello di mercato. Tra quelli in cerca di occasioni Irene Fratia, 30 anni, di Biella, accompagnata dal fratello Alessandro, disoccupato e suo marito Christian, insegnante di informatica.  Interessati a fotocamere e all’elettronica in generale, ma incuriositi anche da un trattore-giocattolo verde. Da Domodossola arriva, invece, Riccardo Bianchetti, 26 anni, anche lui disoccupato come Alessandro, accompagnato da sua madre: è interessato alla telefonia, disposto a spendere al massimo 500 euro. Stesso limite di budget per Luigi Mariano, 60 anni con un lavoro nella finanza, accompagnato da moglie e figli, anche lui ingolosito dai prezzi al ribasso per computer e tablet, mentre Giulio, pensionato, è interessato a qualsiasi cosa purchè conveniente. Il suo budget, 1000 euro.

In lotta per i lotti
 Di fatto non sono mancate le occasioni d’acquisto. Per l’edizione 2014 i lotti battuti sono stati 163, aggiudicati in base alla migliore offerta a partire dal prezzo di perizia che viene calcolato tenendo conto delle condizioni in cui si trovano gli oggetti rinvenuti e, se si tratta di pezzi nuovi o usati. I “beni” all’asta non hanno garanzia; vale pertanto la regola del “visto e piaciuto” ma non tutti acquistano a scatola chiusa. Per capire fin dove è possibile alzare le offerte molti dei presenti hanno visionato i prodotti disponibili nei due giorni precedenti la vendita, personalmente o tramite l’elenco messo a disposizione online.

Tra le cose più dimenticate all’aeroporto, la tecnologia. Decine i lotti per tablet che a partire da una base d’asta di appena 80,00 euro sono stati battuti per un massimo di 400 euro.  Stessa base di partenza per pc portatili ma venduti in lotti che ne comprendevano almeno 3, battuti e aggiudicati per al max 700 euro: tre al prezzo di uno.

C’è anche chi, come Andrea e Fabrizio, l’uno impiegato e l’altro barista, senza una preferenza particolare ma con l’obiettivo di rivendere tutto e ovviamente guadagnarci, si è aggiudicato addirittura tre lotti comprendenti strumenti musicali vari, abbigliamento sportivo di vario genere (tute da sci, guanti da pugile, guscio da moto per la schiena) più cravatte e un trasportino per animali al prezzo di 428 euro.

L'oggetto più curioso il cappello di Sherlock Holmes, aggiudicato per 150 euro insieme ad una valigia in pelle, scarpe e cintura firmate. Abbigliamento ma anche gioielli: il lotto con il valore più alto comprendeva infatti 580 grammi di oro venduti per 6650 euro. L’asta si è chiusa con un ricavato pari a 65.740 euro che andrà a copertura parziale delle spese di gestione, la restante parte al Ministero del Tesoro.

 

 

 

 

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Annabella D'Argento