Cinque consigli a Beppe Grillo
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Cinque consigli a Beppe Grillo

Il leader M5S vuole una nuova narrativa. Ecco i suggerimenti di un esperto di storytelling

La vittoria di Matteo Renzi dimostra che avere un racconto politico da condividere con i propri elettori è una necessità fondamentale. Ma perché il suo racconto ha funzionato e quello di Beppe Grillo no? Ecco alcuni consigli per il leader del Movimento 5 Stelle, che ora deve trovare una nuova narrativa:
 
I problemi e le paure reali contano, ma senza eccedere. Bisogna dare risposte alla paure delle persone, ma senza superare un certo limite. È meglio non caricare troppo il tuo gruppo: se poi accade qualche piccola svolta di trama la situazione può sfuggirti di mano e i tuoi, delusi, potrebbero rivoltarsi contro di te.
 
Il futuro deve avere la meglio. Bisogna recuperare il “racconto del domani”, che diventa offerta elettorale e programma per il futuro locale e nazionale. Ultimamente si discute solo di pezzi di intervento: la legge elettorale, la decrescita felice. Si dovrebbe raccontare il perché di queste scelte e soprattutto dove ci porteranno domani queste stesse decisioni. Grillo deve rispondere meglio alla domanda più importante: “Chi vogliamo diventare?”.
 
La velocità può fare la differenza. Renzi ha vinto non solo perché ha alzato il ritmo delle risposte possibili ma anche perché si è insinuato con velocità nelle debolezze dei propri sfidanti (la mancanza di identità distintiva nel centro destra e eccesso di accentramento nel M5S).
 
La selezione e formazione politica interna è indispensabile. Servono persone che sappiano coinvolgere gli elettori, eliminando la distanza tra cittadini e rappresentanti. Bisogna sceglierli bene, perché diventano l’interfaccia della credibilità.
 
Col racconto si vince. Se non hai una narrazione efficace non puoi collegarti ai tuoi elettori. Più la tua storia è emozionante, personale e sintonizzata sui problemi reali della gente, più si genera riconoscimento.

*Andrea Fontana è fondatore dell’agenzia Storyfactory e professore di storytelling all’Università di Pavia e in altri istituti

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Andrea Fontana