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Letterina a Daniela Ferrari (in Bersani)

Gentile signora Daniela Ferrari in Bersani, leggo da qualche parte che Lei e’ farmacista ma anche 60enne e pensionata. Complimenti per la bella professione, per come porta bene i suoi anni ed anche, perche’ no, per la fortuna di …Leggi tutto

Gentile signora Daniela Ferrari in Bersani, leggo da qualche parte che Lei e’ farmacista ma anche 60enne e pensionata. Complimenti per la bella professione, per come porta bene i suoi anni ed anche, perche’ no, per la fortuna di essere giunta alla pensione in netto anticipo rispetto a quanto aspetta nel futuro alla meno agiata umanita’ italiana del suo genere, la stessa di cui dice di prendersi cura il suo tristo consorte del cui look, almeno per hobby, potrebbe occuparsi Lei che pare esibire un minimo sindacale di buon gusto.

Leggo anche di questa polemica sulla multa e sul refrain tanto caro all’Italia da bere: “lei non sa chi sono io”. Che palle mi vien da dire, ancora a questo siamo per fare bagarre preelettorale? Dottoressa Ferrari Bersani, io le voglio aprire un credito fiduciario e non do retta a queste malelingue istigate certamente dal Don Camillo di turno. Pero’ la multa di per se non mi sembra esser stata oggetto di contestazione. Quindi Lei, per una scappatella in profumeria (magari a comprare il Denim per suo marito) ha violato il codice della strada.

Vede Signora cara il punto e’ proprio questo.

L’agevole disprezzo delle grandi regole culturalmente nasce dalla quotidiana elusione di quelle piu’ banali. Le case si costruiscono dalle fondamenta e non dal tetto. Il senso civico si dimostra anche parcheggiando l’auto qualche metro piu’ in la ordinatamente piuttosto che ricorrere alla norma ad personam che ci cuciamo addosso e che ci fa invocare sempre una causa di giustificazione.

Questa impostazione poi, rende vane le leggi anticorruzione ai massimi sistemi in un paese dove nessuno vuol mettersi in fila e, come era solito ripetere un mio vecchio maestro, “nessuno vuole fare l’indiano con una penna sola”.
Gentile Signora Ferrari-Bersani, lo dica a suo marito di cambiare sarto per cortesia. E, magari, gliene trovi uno lei con un negozio fuori dalle isole pedonali.

Suo I.S.

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