Newtown - Usa, strage a scuola: almeno 28 morti fra cui 18 bambini
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Newtown - Usa, strage a scuola: almeno 28 morti fra cui 18 bambini

Un uomo ha sparato 100 colpi d'arma da fuoco. E' l'ennesima strage nelle scuole Usa, e torna la polemica sulle armi - Tutti gli aggiornamenti

La strage nella scuola elementare Sandy Hook, nella cittadina di Newtown, in Connecticut, ha fatto 27 morti, stando al conteggio dell’agenzia Associated Press. 18 delle vittime sono bambini fra i cinque e i dieci anni, studenti delle scuole elementari freddati da un
ventenne di nome Ryan Lanza che attorno alle 9.35 di mattina ha aperto il fuoco con due fucili sui presenti prima di accasciarsi sul pavimento di un’aula, non si sa ancora se per un colpo autoinflitto o raggiunto da un proiettile della polizia che ha isolato l’area. Secondo il canale Cbs la madre dell’assassino, un’insegnante della scuola, è fra le vittime, e il fatto di essere un volto noto al personale della scuola gli ha permesso di entrare nell’edificio.

Pare che Lanza abbia ucciso il padre prima di lasciare la casa per raggiungere la scuola. Un testimone ha detto alla Cnn di aver sentito oltre cento colpi di pistola scaricati dallo sparatore e secondo diversi network americani un secondo uomo sarebbe stato fermato in relazione alla strage.

Nessuna proporzione può rendere ragione di una tragedia che ha paralizzato il paese e ha immediatamente mosso anche il presidente, Barack Obama – che dopo le condoglianze ha invocato un bando alle armi d’assalto, come il fucile automatico calibro .223 perfettamente legale che ha ucciso in Connecticut – ma per trovare un’altra strage americana con colpi d’arma da fuoco basta tornare indietro di qualche giorno, quando il ventiduenne Jacob Tyler Roberts ha sparato a tre persone (due sono morte) in un centro commerciale di Portland, nell’Oregon prima di togliersi la vita.

La frequenza delle stragi in America è tristemente nota, ma se il numero di vittime della scuola in Connecticut sarà confermato si tratterà della più grave sparatoria scolastica della storia americana, la seconda più sanguinosa in assoluto. Nel 2007 uno studente universitario di origini coreane ha ucciso 32 persone nel campus del Virginia Tech, nella città di Blackburg, un record amaro per un paese in cui il possesso di armi da fuoco è un diritto costituzionale.

Per arrivare a una tragedia simile in una scuola bisogna tornare al 1999, nel famoso attacco di Columbine, in Colorado, dove due ragazzi, uno di 17 e l’altro di 18 anni, hanno ucciso 13 persone e poi hanno rivoltato le armi contro loro stessi. A Newtown le vittime sono più del doppio.

A luglio di quest’anno lo studente James Egan Holmes è entrato in un cinema di Aurora, in Colorado, e ha sparato sugli spettatori, causando dodici morti. In aprile il 43enne One Goh ha ucciso sette persone nell’università Oikos, in California, mentre in febbraio uno studente delle scuole superiori, Thomas Lane, ha ucciso tre compagni di classe in una scuola di Chardon, in Ohio. Quest’ultimo è
stato l’attacco più grave dopo quello di Red Lake, in Minnesota, del 2005, quando un sedicenne ha ucciso sei coetanei in una scuola locale.
La strage del Connecticut batte quasi tutti i tragici record delle sparatorie americani.

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Mattia Ferraresi