Traghetto in fiamme: la prima vittima
ANSA/BIAGIO CLAUDIO LONGO
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Traghetto in fiamme: la prima vittima

La nave italiana partita dalla Grecia aveva a bordo 466 persone. Riuscita l'operazione di rimorchio verso Brindisi. Morto un passeggero greco

Questa mattina un traghetto della compagnia italiana "Vismar di Navigazione", il Norman Atlantic, con a bordo oltre 450 persone si è incendiato ed è andato alla deriva tra l'Albania e l'Italia dopo che le fiamme si sono sviluppate dal garage e hanno interessato diversi ponti della nave.

A comandarlo un italiano, Argilio Giacomazzi, 62 anni de La Spezia.

L'incendio sarebbe stato isolato al ponte 5, anche se le fiamme continuano a vedersi anche a distanza, e la nave sarebbe rimasta inclinata per molte ore. A evitare il peggio, dopo molti tentativi e alle difficoltà dovute e un mare in tempesta, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic.

Tuttavia, un passeggero greco sarebbe morto nel tentativo di abbandonare la nave. La moglie è stata soccorsa e portata a Brindisi.

L'allarme è scattato nelle prime ore della mattina quando il traghetto si trovava ad una ventina di miglia dalle coste albanesi: le fiamme hanno cominciato a divorare tutto quel che incontravano sul loro percorso, costringendo il comandante a dichiarare l'abbandono della nave. 150 persone sono riuscite a mettersi in salvo a bordo delle scialuppe di salvataggio e successivamente sono stati trasferiti su un mercantile che si trovava nella zona e che ha raccolto l'allarme.

Il traghetto battente bandiera italiana era partito dal porto di Igoumenitsa, della Grecia Nord Occidentale, diretto ad Ancona.

Immediati sono scattati i soccorsi: dalla Grecia e dall'Italia sono partiti elicotteri e motovedette e sulla zona dell'incidente sono stati dirottati almeno una mezza dozzina di navi civili.

Le operazioni per evacuare le centinaia di persone a bordo, però, sono rese molto difficili dalle pessime condizioni meteo: sia i mezzi in mare, sia gli elicotteri della Marina e dell'Aeronautica oltre al mare forza otto, con onde di 5 metri, hanno trovato in zona un violento temporale e una visibilità è molto scarsa.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha twittato:

Un elicottero è riuscito a portare in salvo 8 persone, di cui 3 bambini e 4 donne, che si trovano nella base dell'Aeronautica a Galatina (Lecce) assieme alla prima persona che era stata trasferita dalla nave, in italiano di 58 anni di origine albanese e che era rimasto ferito in modo lieve: sono state visitate dai medici e sembrano tutti in condizioni non preoccupanti, manifestando soltanto dei sintomi di ipotermia.

Sarebbero 44 gli italiani sul traghetto. Tra le altre nazionalità dei passeggeri anche 268 greci, 54 turchi, 22 albanesi, 18 tedeschi, dieci svizzeri, 9 francesi e alcuni russi, austriaci, britannici e olandesi.

"Stiamo seguendo la vicenda - ha detto il premier Matteo Renzi spiegando che il coordinamento dei soccorsi è stato assunto dall'Italia - in contatto con il premier Samaras e con il massimo coinvolgimento della nostra Marina".

Anche il papa, durante l'Angelus, ha parlato della vicenda. "Prego per i passeggeri delle navi nelle acque dell'Adriatico - ha detto Francesco riferendosi anche allo scontro tra due mercantili avvenuto davanti a Ravenna - e per quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso". (ANSA)

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