Somalia, strage di Al-Shabab tra i dipendenti Unicef
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Somalia, strage di Al-Shabab tra i dipendenti Unicef

Una bomba sotto un sedile ha distrutto un veicolo che trasportava impiegati dell'Onu. L'attentato è stato rivendicato dalla radio del gruppo estremista

Una bomba, piazzata sotto un sedile, è stata fatta esplodere con un comando a distanza su un pulmino che trasportava dipendenti dell'Unicef a Garowe, capitale del Puntland, la regione semiautonoma nel nord della Somalia, provocando almeno 6 morti e 4 feriti.

L'agenzia dell'Onu per l'infanzia ha fatto sapere che quattro dei morti e i quattro feriti, tutti in condizioni gravi, facevano parte del suo staff. L'attentato, avvenuto nel breve tragitto dalla foresteria in cui alloggia lo staff al complesso dell'Onu in città, è opera dei miliziani islamisti Shebaab che lo hanno rivendicato come un'azione mirante a colpire "le forze colonizzatrici in Somalia". La rivendicazione è arrivata dall'emittente Andalus, la radio del gruppo estremista.

Il responsabile dell'Onu per la Somalia, Nick Kay, ha condannato l'attacco dicendosi "sconvolto e inorridito" per la perdita di vite umane. A dicembre un kamikaze Shebaab aveva attaccato con un'autobomba un convoglio dell'Onu a Mogadiscio, causando quattro morti. Attentati non sono frequenti nelle regioni nord del paese, a differenza del sud dove al-Shabab sta conducendo ripetuti attacchi contro il governo somalo e le forze dell'Unione africana.

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Somalia, il luogo dell'attentato a un veicolo delle Nazioni Unite, 20 aprile 2014. EPA/STR

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Redazione