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Omicidio Nemtsov: la figlia accusa Putin

Zhanna punta l'indice contro il capo del Cremlino durante un'intervista alla BBC: "È politicamente responsabile della morte di mio padre"

Zhanna Nemtsova, la figlia trentenne del leader dell'opposizione assassinato il 27 febbraio scorso a due passi dalla Piazza Rossa, punta l'indice contro Vladimir Putin: «È politicamente responsabile della morte di mio padre», ha dichiarato durante un'intervista esclusiva concessa alla Bbc, spiegando che ora «l'opposizione è decapitata» e, dopo quello che è avvenuto, «tutti in Russia sono intimoriti»: «Non ci sono più figure così competenti ed esperte in grado di fronteggiare il potere ufficiale: Boris era il più rappresentativo leader dell'opposizione in Russia». 

Zhanna, che è una presentatrice tv in un canale finanziario di Mosca e un'analista di borsa, ha anche detto che gli investigatori non le hanno permesso di entrare nell'appartamento dove viveva suo padre.  «Non riesco ancora a crederci, ma hanno ucciso mio padre: non posso stare zitta».

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Omicidio Nemtsov

Ansa
Zhanna Nemtsova

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