La maledizione di Moore
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La maledizione di Moore

Nel 1999 la cittadina era già stata colpita da un tornado, ma le case sono state ricostruite con le stesse tecniche sbagliate - foto - video 1 - la scheda - le immagini della scuola di Moore - video 2 -

Le immagini della distruzione si ripetono: il tornado che ha colpito l'Oklahoma è il più devastante tornado dal 2011 - quando la cittadina di Joplin, nel Missouri venne investita dai venti e dalla pioggia; i morti furono 158 - e uno dei peggiori degli ultimi 20 anni. Ma perché in quella zona degli Usa è sempre più flagellata da potenti tornado? 

Tornado Alley

E' il nome usato per designare la zona centrale degli Stati Uniti maggiormente colpita. Comprende le pianure del fiume Mississippi e Ohio e quella del basso corso del fiume Missouri. E'una sorta di fascia che da nord a sud copre l'Iowa, l'Arkansas, il Kansas, l'Oklahoma e il Missouri, mentre a est e a ovest si allarga agli stati confinanti. E'in questa zona che si incontrano le correnti di aria fredda provenienti dalle Montagne Rocciose e dal Canada con l'aria calda che arriva da sud, dal Golfo del Messico e dal Deserto di Sonora. Il loro abbraccio è destinato a far nascere i potenti tornado che devastano la regione. Il cuore della Tornado Alley è la zona a cavallo tra Oklahoma, Kansas e una porzione del Texas. E Moore, è quasi al centro di quella zona.

I Tornado sono sempre più frequenti ?

Gli Stati Uniti sono il paese più colpito dai tornado sulla faccia della Terra. Gli studiosi stimano che il 75% di questi fenomeni atmosferici si verifichino negli Usa. Le statistiche parlano chiaro: la media è di 810 tornado, 89 morti e 1.500 feriti all'anno. Ci sono anni peggiori e migliori, come esistono tornado più o meno distruttivi. Nel 1963 furono solo 463; trent'anni dopo, nel 1992 se ne registrarono 1.297. Ma l'anno peggiore fu il 1998, quando alla fine, i tornado contati furono 1.424. La stagione è la primavera, inizio estate: aprile, maggio e giugno sono i mesi a rischio. Il numero dei tornado sembra aumentare di anno in anno. In realtà, gli studiosi sono cauti su questo aspetto perché hanno pochi dati rispetto agli anni precedenti il 1953. A guardare i grafici si comprende che il loro andamento è stato altalenante nel corso dei decenni. Il picco si è raggiunto nel 2012, ma prima di allora, negli anni'70, si era andati vicini al numero di tornado registrati in questi anni. 

Quali sono stati i tornado più distruttivi ?

Negli ultimi anni, le vittime sono stati molte. Basti pensare ai 158 morti di Joplin, in Missouri, nel 2011, a cui si devono sommare altre 20 persone, che sempre in quei giorni, quando si è scatenata la tempesta di tornado, hanno perso la vita nella vasta zona (in questo caso il Midwest) flagellata dal fenomeno. Già, perché questa statistica non contempla solo i morti registrati in un singolo luogo colpito dalla forza dei venti, ma la somma delle vittime che ci sono state nelle aree coinvolte dal tornado. Così, tra il 25 e il 28 aprile del 2011, una tempesta di tornado su nove stati degli Usa ha provocato 324 morti. Andando indietro nel tempo, troviamo altre stragi, ma dobbiamo arrivare al 1965 per incontrare un episodio simile: l'11 e il 12 aprile, negli stati della Tornado Alley muoiono 256 persone. Mentre nell'aprile del 1936 sono 454 le vittime dei tornado che colpiscono gli stati della fascia sud orientale degli Usa. Il Numero Uno dei Tornado Killer è stato quello che il 18 marzo 1925 ha colpito le valli del Mississippi e dell'Ohio: i morti saranno 747 in poche ore e quasi tremila i feriti.

Moore era già stata colpita dal tornado

Nel corso della sua storia, questa cittadina ai confini di Oklahoma City era stata colpita diverse volte. La più grave risale al 1999, quando proprio sulle sue case si abbatte il tornado, classificato, secondo la Scala Fujita, come il più potente mai registrato prima di allora: i venti soffiano a 512 km all'ora, distruggono le case e uccidono 36 persone.

Le case vengono ricostruite con le stesse tecniche sbagliate

Dopo il tornado del 1999, l'Università del Texas manda una squadra di esperti a Moore per analizzare i danni. Il report si concentra sul percorso fatto dai venti e sulle case distrutte. La questione non riguarda solo i materiale usati (per lo più legno, per tradizione e per risparmiare), ma le tecniche con cui i bassi edifici erano stati costruiti. Il capo della spedizione Timothy P. Marshall annota che c'erano stati errori nella costruzione delle fondamenta, le abitazioni non erano ancorate al terreno in modo sufficiente, i muri portanti non rispettavano gli standard, la congiunzione del tetto con il resto dell'edificio non era fatto a regola, ed molte case erano state subito scoperchiate. 14 anni dopo, anche il tetto della scuola elementare Plaza Tower volerà via a causa del tornado, e molti bambini moriranno.

Molte porte dei garage erano stato costruite con imperizia e il vento, abbattendole, era entrato nelle case, distruggendole. Così come le finestre di molte abitazioni non aveva sufficienti protezioni. Anche in quel modo, la furia del tornado era penetrata nelle stanze, portando morte e distruzione. E'vero che in molte zone rurali del Midwest nessuno si cura di dover rispettare le norme di costruzione, ed è anche vero che i controlli sono di fatto inesistenti, ma Moore si trova nei sobborghi di una grande città. Possibile che nessuno controlli? Ma, la cosa che più colpisce Marshall è che le case ricostruite dopo quel tornado hanno esattamente le stesse caratteristiche sbagliate, come se non fosse successo nulla, come se fosse inevitabile rifare gli stessi errori. Così, nel 2013 ci troviamo più o meno nella stessa situazione del 1999.

La questione, quindi, non sembra essere solo l'utilizzo del legno come materiale per la costruzione della casa. Per molti americani del Midwest, quello sembra essere l'antico richiamo della Frontiera, della mobilità dei pionieri, della possibilità di smontare e rimontare la propria abitazione, andando sempre più a ovest. Il legno, in quelle zone, è un elemento di tradizione (storica) e di risparmio, perché la casa te la costruisci da solo, allargandola al garage o alla veranda. E'inevitabile che quindi, alla fine, queste abitazioni non siano costruite a norma. Ed è proprio quello che le condanna a essere distrutte dai tornado. Ma, se si pensa al fatto che i controlli sugli edifici appaiano pochi e rari, è evidente che la questione potrebbe essere allargata ben oltre le abitazioni private.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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