La strategia dei repubblicani per battere Hillary Clinton nel 2016
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La strategia dei repubblicani per battere Hillary Clinton nel 2016

Il Gop sta studiando le mosse per mettere in un angolo l'ex First Lady e conquistare la Casa Bianca

La corsa deve ancora iniziare, ma i contendenti stanno già studiando le mosse per vincerla. A quasi due anni dall'appuntamento con le presidenziali del 2016, Hillary Clinton e i repubblicani sono alle prese con la strategia da adottare per arrivare primi al traguardo. L' ex First Lady è la favorita. Il GOP tenterà il colpaccio. Per riuscirci dovrà mettere Hillary in un angolo. Non sarà facile. Ma neppure impossibile.

E'vero che il partito repubblicano parte con un fardello più pesante. Perché nonostante l'affermazione nelle elezioni di Medio Termine, non è detto che il vento elettorale sia veramente cambiato. Anzi. Il ciclo democratico (alla Casa Bianca) non sembra essere concluso. In più, il GOP è diviso tra le sue tante anime, anche se ora sembra prevalere il profilo moderato dopo alcuni anni di dominio culturale del Tea Party.

Tante anime, tanti candidati. Alla partenza delle primarie potrebbe presentarsi un numero record di aspiranti presidente degli Usa. Questo è un problema. In campo democratico Hillary non avrebbe rivali e potrebbe così preservare le sue energie per lo scontro finale di novembre, mentre invece i repubblicani passerebbero dei mesi a scannarsi tra di loro prima di iniziare il duello con l'ex segretario di stato.

Per evitare questo scenario, il comitato nazionale del partito repubblicano ha deciso di chiudere la partita delle primarie in una paio di mesi. Non avremo il solito circo di 23 dibattiti tra tutti i nostri candidati - ha detto Reince Priebus, il presidente del GOP.

Trovare presto un unico nome è la priorità. Che sia Jeb Bush o Rand Paul, Chris Christie o Marco Rubio poco conta. L'importante è che venga scelto in breve tempo. Poi, chiunque sia, avrà il partito unito contro il nemico numero uno: Hillary. Se Obama è detestato, l'ex senatrice è quasi odiata tra i repubblicani. Il suo nome è in grado di riuniore tutte le correnti da quelle più moderate a quelle più radicali.

Scelto il nome, i repubblicani dovranno poi battere la Clinton su due fronti: la raccolta di denaro e i contenuti della campagna elettorale. Sul primo, la gara sarà dura, ma con buone possibilità di vittoria da parte del GOP. La Clinton ha molti amici nel mondo degli affari, ma Wall Street e l'industria guarda più ai conservatori che ai democratici. I SuperPac, i comitati per la raccolta dei finanziamenti elettorali sono già pronti.

Quali argomenti usarà il GOP contro la Clinton? Nella faretra ci sono molte frecce. Si va dallo scandalo di Bengasi, la mancata messa in sicurezza del consolato americano in quella città, mancanza che ha portato all'attentato in cui sono morti  l'ambasciatore Stevens e tre agenti della security, alle prese di posizione quando era segretario di stato e prima ancora, senatrice. Verranno riesumati anche gli scandali quando Hillary era alla Casa Bianca: dal Whitewater al Caso Lewinsky.

Un'altra arma dovrebbero essere le conferenze di Hillary Clinton. L'ex First Lady ha guadagnato più di 5 milioni di dollari con i suoi discorsi. I repubblicani vogliono rendere pubbliche le clausole segrete di questi contratti. Vogliono dimostrare come si sia comportata da esosa regina della politica americana negli anni dopo aver lasciato il dipartimento di stato.

Ma ci sarà un argomento che verrà usato più di tutti: Barack Obama. Essere stata battuta da Obama 2008, aver fatto parte del governo di Obama, aver preso le distanze da Obama, essere l'erede della politica di Obama. L'idea è quella di usare il predecessore contro il possibile successore. Per Hillary Clinton questi potrebbe essere gli attacchi più pericolosi.



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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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