Stati Uniti: tornano i plotoni d'esecuzione
(Getty Imagines / Mike Simons)
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Stati Uniti: tornano i plotoni d'esecuzione

Vorrebbe farlo il Wyoming dopo le polemiche sulle ultime esecuzioni con l'inezione letale mentre il Tennessee ha reintrodotto la sedia elettrica.

L'agonia di Clayton Lockett ha fatto riflettere gli americani. Che si sono divisi in due categorie. C'è chi ha rafforzato la sua opinione contraria alla pena di morte (o si è aggregato alle file dei contrari) e c'è invece chi ha semplicemente deciso che era il momento di tornare ai vecchi metodi, quelli che erano stati messi da parte perché considerati troppo crudeli e che erano stati soppiantati dall'asettica e veloce iniezione letale.

Diventato a sua volta, negli ultimi mesi un metodo troppo brutale, dopo che le casa farmaceutiche europee hanno smesso di fornire alle autorità penitenziarie degli Usa gli ingredienti per i cocktail mortali e gli americani hanno iniziato a fare da soli, sperimentando nuove miscele. Risultato? Due casi, due condannati che dovevano morire durante il sonno e in pochi secondi e che invece sono deceduti dopo oltre trenta minuti di sofferenze.

Un metodo crudele

L'agonia di Clayton Lockett, 38 anni, morto sul lettino del boia nel penitenziario dell'Oklahoma per un infarto dopo che l'esecuzione era stata sospesa perché il cocktail mortale iniettato non riusciva ad ucciderlo, ha fatto riflettere gli americani. Il governatore del Tennessee, il repubblicano Bill Haslam ha firmato una legge che impone il "reintegro" della sedia elettrica. Da adesso in avanti, i condannati non avranno più alcuna possibilità di scegliere come morire. Se non ci saranno gli ingredienti per la mortale miscela dell'iniezione letale, verranno fatti sedere sulla Yellow Mama per l'ultimo loro viaggio.

Un paradosso: esistono garanzie costituzionali contro le punizioni crudeli. Erano state proprio le polemiche su questo fronte a indurre la maggior parte degli stati a introdurre l'iniezione letale contro la barbarie della sedia elettrica. Ora, in nome del diritto a un morte non feroce torna il metodo che erano considerato il più brutale.

Il condannato viene legato alla sedia dopo essere stato depilato. Vengono attaccati elettrodi al suo corpo, i suoi occhi vengono bendati. Al segnale convenuto, il boia aziona l'interrutore della corrente. una scarica tra i 500 e i 2000 volt della durata di 30 secondi colpisce il condannato. Le scosse vengono ripetute fino a quando non arriva la morte.

Il condannato spesso sussulta in modo così forte che ci sono fratture alle braccia e alle gambe. Spesso non riesce a trattere le urine e le feci, o vomita sangue. A volte i suoi occhi escono dalle orbite e rimangono appesi sopra le mascelle. Il suo corpo diventa rosso, la pelle sembra rompersi sotto la pressione della corrente elettrica. Qualche volta, il condannato prende fuoco.

Il plotone d'esecuzione

In Wyoming non vogliono vedere spettacoli del genere. Così stanno pensando a tornare ai plotoni di esecuzione. Con molto pragmatismo hanno pensato che non sarà molto asettico, ma che è sicuramente veloce e sicuro. I plotoni di esecuzione sono ancora attivi in Utah. Il condannato viene legato a una sedia, in una stanza in cui vengono messi dei sacchetti di sabbia che devono assorbire la pallottole sparate. L'ultima esecuzione con questo metodo si è avuta nel 2010.La morte arriva in pochi secondi, una ventina al massimo. Se la mira è precisa.

In Missouri, invece, stanno valutando se reintrodurre la camera a gas. Un metodo non più utilizzato da una quindicina d'anni visto le sofferenze che infliggeva al condannato: lunghe agonie in attesa che i mortali fumi facessero effetto.

La pena di morte è stata abolita in 18 stati degli Usa. Prima dell'ultimo decennio erano solo una decina, poi se ne sono aggiunti altri. I sondaggi dicono che esiste un'inversione di tendenza. Se prima la maggioranza degli americani era favorevole, ora, la percentuale è diminuita. E di molto. Così altri stati hanno introdotto delle moratorie delle esecuzioni in attesa di decidere se abolire la pena capitale. Una sempre più larga fetta dell'opinione pubblica si sta rendendo conto che le motivazioni dei contrari sono valide: non serve come deterrente, rischia solo di essere una crudele punizione.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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