Il Mississippi abolisce la schiavitù
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Il Mississippi abolisce la schiavitù

148 anni dopo, lo stato del sud ratifica l'approvazione del 13°Emendamento (che non era mia stato notificato)

Non verranno ricordati dai posteri come colui che l'ha fortemente voluta, Abraham Lincoln, ma è probabile che Ranjan Batra e Ken Sullivan si siano guadagnati un piccolo, ma significativo spazio nella storia degli Usa. Se l'abolizione della schiavitù è ora ufficiale in tutti gli Stati Uniti è merito di queste due medici. E di Steven Spielberg, che li ha ispirati.

Il primo protagonista della storia è il neurologo di origine indiane. La sera stessa dopo aver visto il film al cinema, Batra, torna a casa e si mette di fronte al computer. Accede al sito usconstitution.net. Vuole fare ricerche sul 13°Emendamento. Legge quello che tutti sanno. Il 31 gennaio del 1865, l'Emendamento viene approvato dalla Camera dei Rappresentanti dopo la storica battaglia parlamentare così ben rappresentata da Spielberg. Il testo viene inviato agli stati per la ratifica, che permetterà poi la sua entrata in vigore nel dicembre dello stesso anno quando, con il voto della Georgia (la guerra è già finita e sono le autorità unioniste a governare gli stati del sud), viene raggiunto il quorum necessario dei due terzi.

Il Mississippi aveva respinto il 13°Emendamento il 5 dicembre 1865. Nel corso degli anni e dei decenni seguenti, gli altri stati che lo avevano bocciato ratificarono l'abolizione della schiavitù. Tutti a parte il Magnolia State.Che pervicacemente aveva resistito. Fino al 1995, quando il Congresso statale approva la norma voluta da Abraham Lincoln. Mentre legge queste note, Ranjan Batra vede un asterisco. E una frase: "La ratifica non è mai stata notificata all'Archivio Statale degli Usa e quindi non è da considerarsi ufficiale." Ergo, la schivitù non è stata abolita per legge.

Il giorno dopo, Rajan Batra parla con un suo collega, Ken Sullivan. Lui si ricordava del voto del 1995, ma non sapeva nulla della mancata notifica. La sera stessa, Sullivan va con la moglie a vedere il Lincoln di Spielberg. Alla fine della proiezione, in sala scatta un applauso. Una cosa impensabile in una terra come il Mississippi. Forse è per questo che l'uomo il giono dopo chiama l'Archivio Federale e ha la conferma che il 13°Emendamento non è stato approvato dal suo stato. Nel 1995, l'allora Segretario di Stato di Jackson avrebbe dovuto mandare la documentazione necessaria, ma non l'ha mai fatto. Una svista, una dimenticanza? O la volontà di rendere nullo il voto?

Comunque sia, Ken Sullivan decide di contattare l'ufficio dell'attuale Segretario di Stato del Mississippi. Gli sottopone la questione e il 30 gennaio del 2013, Delbert Hosemann invia tutte le carte a Washington e il 7 febbraio, il direttore dell'registro Nazionale fa mettere a verbale di aver ricevuto la documentazione. Nella sede del governo di Jackson c'è una piccola cerimonia, alla quale viene invitato Sullivan e la sua famiglia. Il 13°Emendamento è legge anche in Mississippi.

La domanda è: ma nessuno se ne era accorto prima? Probabilmente si, ma solo Batra e Sullivan si sono mossi. Sull'onda del film di Stevan Spielberg hanno deciso di agire. Questo è ancora il Profondo Sud, quel Profondo Sud. In un paese dove la questione razziale è ancora così importante, dove - dice un sondaggio dello scorso dicembre - è aumentato il numero di americani con sentimenti ostili nei confronti dei neri (il 51% rispetto al 48% del 2008), dove l'elezione quattro anni fa alla Casa Bianca di Barack Obama ha alimentato, come reazione, atti di razzismo, moltiplicato la nascita dei cosiddetti Hate Groups (I Gruppi dell'Odio), il Mississippi ha vissuto delle tensioni razziali negli utlimi tempi.

Basti pensare ai raid dei giovani bianchi contro i supporters di Obama dopo la rielezione, e alla mappa dei Tweet dell'Odio, costruita all'indomani della sua vittoria. Un gruppo di docenti che ha costituito un osservatorio ha stabilito che la maggiora parte dei messaggi con caratteristiche razziste lanciati sulla rete dopo il 6 novembre scorso arrivavano dall'Alabama e dal Mississippi. Alla luce di tutto ciò, in fondo, non è una grande sorpresa che il 13°Emendamento sia stato approvato 148 anni dopo. Centoquarantotto.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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