Quei mille nazisti al soldo della Cia
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Quei mille nazisti al soldo della Cia

Un'inchiesta svela il numero di ex hitleriani utilizzati dagli americani in funzione anti comunista durante la Guerra Fredda

Il tema è conosciuto, ma non è mai stato troppo esplorato. Troppe le reticenze, le informazioni segrete che non potevano essere divulgate. Adesso, il quadro appare più chiaro. Grazie a una serie di documenti riservati ora resi accessibili dal Freedom of Information Act, si ha un'idea più precisa dei rapporti tra centinaia di ex nazisti e l'apparato di sicurezza degli Stati Uniti: Cia, Fbi e Servizi Segreti dell'esercito.

Nel corso dei decenni della Guerra Fredda almeno 1.000 nazisti hanno lavorato in funzione anti sovietica per gli Usa. Un numero superiore a quello stimato finora. Ma potrebbero essere molti di più. Vennero reclutati nonostante le autorità americane fossero ben consapevoli del fatto che numerosi tra di loro fossero dei veri e propri criminali di guerra. 

Il braccio destro di Eichmann
Washington li usava contro Mosca e contro l'espansione del comunismo in Europa e negli altri continenti. I nazisti beneficiavano della protezione degli americani. Tra di loro non c'erano solo "pesci" piccoli, ma anche alti funzionari, importanti ingranaggi della macchina di sterminio nazista. Come Otto von Bolschwing, braccio destro di Adolf Eichmann, l'architetto della "Soluzione Finale", autore (tra l'altro) di "manuali" per terrorizzare gli ebrei.

Al termine della guerra, invece di essere perseguito per i suoi crimini, Otto von Bolschwing venne reclutato come spia  in Germania. Poi nel 1954 venne deciso il suo trasferimento a New York, dove il nazista andò a vivere con la sua famiglia. Prese la cittadinanza americana. Era un premio per la sua fedeltà, per i servizi resi agli Usa.  Nel 1960, quando Eichmann venne preso dagli israeliani, von Bolschwing chiese alla Cia protezione: non doveva emergere in alcun caso che anche lui era stato un membro della sezione che aveva organizzato la Soluzione Finale.

Il nazista visse sotto protezione e in clandestinità ancora per 20 anni fino a quando un giudice decise di indagare su di lui. A quel punto, doveva essere scaricato. Accettò di rinunciare alla cittadinanza Usa e morì poco dopo.

I nazisti lavoravano in Europa, per lo più come spie nella zona della Germania controllata dai sovietici. Molti di loro, poi, come fece Otto von Bolschwing, andarono a vivere negli Stati Uniti. Nei documenti declassificati ci sono molte tracce della loro presenza. Storie simili.

Negli anni'50, in Maryland, ufficiali dell'esercito addestravano i nazisti alle nuove tecniche di guerra in vista di una possibile invasione dell'Urss; in Connecticut, invece, venivano utilizzati per studiare i possibili messagi criptati dei sovietici; in Virginia, ex alti funzionari nazisti partecipavano a riunioni riservate con gli agenti americani sulle attività internazionali di Mosca.

Il massacratore di 60.000 ebrei
Una vera e propria colonia. Un piccolo esercito invisibile. Del quale facevano parte persone che avevano sulle spalle orrendi crimini. Come Aleksandras Lileikis. La Cia - che lo aveva assoldato in Germania Est nel 1952 e che lo aveva fatto emigrare negli Usa quattro anni dopo - sapeva molto bene che l'uomo era coinvolto nel massacro di 60.000 ebrei in Lituania.

Ma, questo non le impedì di passargli uno stipendio di circa 2000 dollari al mese per almeno 4 decenni. Quando poi nel 1994, un giudice di Boston scoprì il passato di Lileikis. l'Agenzia di Langley cercò di impedirgli di indagare sul suo protetto. La vicenda si concluse con l'estradizione dell'uomo.

Fu uno dei rari casi. La maggior parte dei nazisti assoldati dalla Cia visse tranquillamente negli Usa per decenni. Pochi vennero scoperti dai governi europei che li ricercavano, pochissimi finirono in prigione nel Vecchio Continente. Erano protetti dalle agenzie governative statunitensi. Ora, non ci sarebbero più spie naziste vive negli Usa.

Furono due i teorici e gli architetti del loro utilizzo in funzione anti comunista: Edgard J. Hoover, il mitico capo dell'Fbi e Alle Dulles, l'uomo che dide vita alla Cia. Quest'ultimo pensava che i nazisti "moderati" potessero essere utili alla causa dell'Occidente. Hoover la pensava allo stesso modo e decise in prima persona di far cancellare dai documenti riservati lo scomodo passato delle spie assoldate.




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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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