La Città Stato dei pionieri contro Obama
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La Città Stato dei pionieri contro Obama

Una fortezza, in una remota contea dell'Idaho. Settemila famiglie di pionieri, una milizia armata, un credo: la libertà, così come è stata coniugata da Thomas Jefferson. Questo il progetto su web di un gruppo di persone per sfuggire all'America di Obama

L'hanno chiamata la Cittadella. In realtà, sarà una fortezza. Una Città Stato sui monti dell'Idaho. Dentro la quale rifugiarsi, e vivere una vita da veri patrioti americani. Un bastione della Libertà (come l'hanno definita) che potrà accogliere settemila famiglie. E che escluderà i possibili visitatori temporanei, i turisti, (non potranno "mettere il naso" dentro le mura - si legge sul sito che presenta l'iniziativa -) ; e che, infine, non accoglierà tutti coloro che sono considerati abitanti incompatibili con l'ideologia e lo stile di vita su cui si fonda la Cittadella: i marxisti, i socialisti, i liberal e i repubblicani moderati.

L'utopia di una Nuova America nell'America più profonda, di una Nuova Gerusalemme nel West è (finora) solo un progetto per lo più virtuale. Nasce nella Patriotic Blogosphere, nei siti e nei blog usati dagli ultraconservatori, dai membri delle milizie e dei gruppi paramilitari. Accaniti oppositori degli Stati Uniti di Obama, fedeli all'idea di un'America bianca e rurale, si considerano gli eredi dei Padri Fondatori, i cui insegnamenti - a loro giudizio - sarebbero stati traditi dai politicanti liberal di Washington. E vogliono "fuggire", costruire una loro comunità che torni alla purezza della fondazione della nazione.

Benchè virtuale, il progetto della Cittadella ha già fatto i primi passi: il gruppo afferma di aver acquistato 20 acri di terreno su di una montagna nella Contea di Benewah, in Idaho: la testa di ponte per lo sbarco di coloro che aderiranno e contribuiranno a costruire la nuova comunità. Già 200 famiglie avrebbero dato la loro adesione, riempendo l'apposito modulo on line. L'obiettivo è quello di arrivare ad acquistare 2.000 acri di terreno su cui costruire le mura e le torri che proteggeranno la comunità. Gli stessi torrioni ospiteranno degli appartamenti, mentre all'interno del perimetro - oltre a singole abitazioni, giardini pubblici, piccoli canali e fontane - verranno eretti edifici che potranno ospitare scuola, ospedali e una caserma, per la milizia armata che difenderà la Cittadella.

Le armi saranno uno dei collanti dell'ideologia degli abitanti della Cittadella. La carta d'intenti della comunità dice che i patrioti che abbiano più di 13 anni di età devono essere in grado di superare alcune prove di abilità e precisione nello sparare con fucili automatici e con pistole. Inoltre, ogni famiglia deve avere un deposito di munizioni sufficiente per difendersi a lungo e un magazzino di scorta viveri e di medicinali in grado di renderla autonoma almeno per un anno. L'educazione dei ragazzi prevede un corso di studio tenuto da personale della comunità e corsi d'addestramento militare ogni sabato. E la festa "nazionale" sarà il 19 aprile, il Giorno dei Patrioti, la data in cui si ricordano la battaglia di Lexington, episodio fondamentale della Rivoluzione Americana.

Magari The Citadel non sorgerà mai, ma il l'idea di una comunità come questa è molto vivo tra coloro che frequentano la Patriotic Blogosphere, soprattutto ora che l'America sembra prendere un'altra direzione rispetto al passato . Un sogno di Città Stato molto caro a chi vuole, per esempio, la libertà di portare armi. Non è un caso che il sito ospiti una pubblicità che invita a comprare un fucile d'assalto prima "che sia troppo tardi", prima cioè che il probabile bando della Casa Bianca renda illegale l'acquisto di queste armi da fuoco.

Magari The Citadel non nascerà mai, forse rimarrà solo un progetto su web, un modo per pubblicizzare antichi valori, stili di vita, e anche armi da fuoco, ma è evidente che sono tanti gli americani ultraconservatori che sognano di vivere in un'America (in miniatura) così. Una Cittadella che li possa difendere dai cambiamenti della Storia.      

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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