L'ultima teoria della cospirazione: Obama dietro Newtown
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L'ultima teoria della cospirazione: Obama dietro Newtown

Record di contatti per il film su internet secondo cui la strage della Sandy Hook School sia stata una montatura voluta dalla Casa Bianca per imporre il giro di vite sul controllo delle armi

Le teorie della cospirazione piacciano negli Stati Uniti. Non c'è grande, importante e spesso traumatico avvenimento che coinvolga gli americani, dall'11 settembre allo sbarco sulla Luna; non esiste attività federale riservata o segreta- dalle conoscenze sugli Ufo all' Area 51, - che non veda una lettura complottistica. L'ultima, non particolarmente originale, ma per questo non meno strampalata è quella secondo cui dietro il massacro della Sandy Hook School ci sia la Casa Bianca.

La teoria gira da tempo su internet. Ed è composta da due pilastri. Da una parte, l'ipotesi che oltre ad Adam Lanza, altri abbiano sparato; che alla strage abbiano partecipato anche persone adulte, alcune delle quali - secondo la teoria - prendevano parte a un'esercitazione poco distante dal piccolo centro del Connecticut: Dall'altra, invece, la certezza che sul luogo del massacro siano stati usati degli attori, per fare la parte di genitori e insegnanti in lacrime per la perdita dei loro bambini, ma che in realtà, fossero solo dei teatranti assoldati dalla Casa Bianca.

C'è un filmato che gira sulla rete da tempo. 30 minuti, postato su YouTube dall'utente ThikOutsideTheTv, il video cerca di dimostrare questa teoria. Nessuno per giorni gli ha dato credito. Poi il sito Buzzfeed ha fatto una piccola ricerca e ha scoperto che nel giro di un week end (quello in cui si sono svolte le manifestazioni contro la stretta sulle armi), il video ha avuto 10 milioni e mezzo di contatti. Non solo. Il motore di ricerca Topsy - che si occupa si Twitter - ha certificato che il video e la teoria della cospirazione legata al massacro di Newtown è stato uno dei tempi più discussi negli ultimi giorni. Anche per Google, le parole cospirazione, complotto accanto al nome della scuola del massacro stato state delle "Hot Search", le parole più ricercate.

Insomma, quello che sembrava un brutto scherzo sembra stia assumendo le dimensioni di un vero fenomeno, molto più grande della piccola nicchia di pubblico (complottisti) in cui  sembrava destinato a rimanere. Perché ? Non sarebbe la prima volta che questo accade. In una situazione in cui c'è molta tensione negli Usa su di un tema (e sul controllo della armi, le posizioni, i toni sono radicali), di fronte a un fatto traumatico per gli americani, sono molti quelli che trovano risposte (o inducono a trovarle) in falsificazioni della realtà.

In genere i media più importanti evitano di parlare di queste teorie del complotto, se non nei documentari o nelle curiosità dei grandi network televisivi. In qualche caso, però, li affrontano. Glenn Beck, una delle voci dei conservatori americani, nel suo programma radiofonico ha ospitato un padre di un bambino della Sandy Hook School e gli ha chiesto cosa ne pensava della cospirazione. "Non capisco. Quella strage c'è stata, c'è stata veramente. E le cose sono andate come tutti noi sappiamo."

Per molti, la teoria della cospirazione è solo un modo per spiegare l'inspiegabile, o semplicemente la realtà.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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