General Motors: scende in campo il Re dei Risarcimenti
Kenneth Feinberg (Getty Imagines /Mark Wilson)
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General Motors: scende in campo il Re dei Risarcimenti

Costretta a chiedere scusa davanti al Congresso per i "difetti mortali", il neo ad Mary Barra ingaggia un principe del foro per difendere la casa automobilistica

Quando viene chiamato lui significa che sono numerose le vittime, tanti i danni da riparare, molti i milioni di dollari da sborsare, compresi quelli del suo onorario. Lui, KennethFeinberg è uno dei legali più famosi d'America, personaggio da film o da romanzo, avvocato pronto a prendere in mano le cause più difficili. La General Motors - nella tempesta per quel difetto alle accensioni di alcuni modelli delle autovetture prodotte dal 2004 che nel corso degli anni (dice un'inchiesta del Dipartimento della Giustizia) -avrebbe provocato 34 incidenti mortali e almeno 12 vittime -  ha capito che ora ha bisogno di questo 68enne con il sorriso accattivante.

Il solo fatto che sia stato chiamato Feinberg significa che l'azienda di Detroit è pronta a pagare i danni. O almeno, a contrattare con i parenti delle vittime le somme da versare come risarcimento. L'avvocato originario del Massachussets è infatti la più alta autorità in questo specifico settore degli Stati Uniti, non a caso viene chiamato "PayCzar", il Re del Pagamento (dei danni). Il soprannome gli è stato affibiato dopo che l'allora ministro della giustizia John Ashcroft gli diede l'incarico si costruire l'intero programma, le regole, e l'ammontare dei risarcimenti per i famigliari delle vittime del 11 settembre.

I risarcimenti del World Trade Center

Per Kenneth Feinberg - già avvocato di successo, coinvolto in molti casi importanti, tra cui anche l'arbitrato per stabilire il vero valore (economico) del film con cui Abraham Zapruder immortalò l'assassinio di JFK a Dallas, e la causa per il risarcimento dei deportati dell'Olocausto  - non è stato un compito facile. Spettava infatti a lui definire quanto valeva (in termini di dollari) ognuna delle vite perdute in quella mattina di settembre del 2001.

Il suo criterio era abbastanza semplice: calcolava quanto avrebbe potuto guadagnare nella sua vita ogni persona scomparsa nell'inferno delle Torri Gemelle. Poi, proponeva alla famiglia quella cifra. Molti accettavano subito, altri, invece, la contestavano e iniziavano un braccio di ferro legale che portava inevitabilmente i parenti delle vittime a detestare Feinberg.

Alla fine, "Pay Czar" , ha portato a casa un ottimo risultato: il 97% delle famiglie risarcite per un totale di 7 miliardi di dollari sborsati dal governo federale. Kennet Feinberg lavorò 33 mesi gratis sul risarcimento dell'11 settembre. Ma quella causa lo fece diventare un personaggio conosciuto a livello nazionale. E, ovviamente, un ricco avvocato sempre più ricercato.

Il fondo della Bp per i danni del Golfo del Messico

Qualche anno dopo, per Feinberg sarebbe arrivata un'altra giusta causa: nel 2007 diventa l'amministratore dell'Hokie Spirit Memorial Fund, il fondo costituito dalla Virginia Tech Foundation per risarcire le famiglie delle 32 vittime di Seung Hoi Cho, lo studente che il 16 aprile del 2007, aprì il fuoco all'interno del campus, provocando un vero e proprio massacro.

Nel 2010, Barack Obama lo ha messo a capo del fondo di 20 miliardi di dollari che la Bp ha stanziato come risarcimento per i danni causati dalla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico dopo l'esplosione della piattaforma Deep Water. C'era bisogno di un'autorità terza e il presidente degli Usa ha pensato a lui. Questa volta, il lavoro sarebbe retribuito, ma non si conoscono i particolari sulla parcella che la compagnia petrolifera pagherebbe al'avvocato per gestire quei 20 miliardi di dollari. 

Ora, per "Pay Czar" arriva la prova della General Motors. Un caso che può farlo diventare sempre più famoso. Kenneth Feinberg sembra il tipico personaggio in grado di ispirare un film, uscito da Hollywood o da un legal thriller.

Avvocati famosi

Come lo sono tanti altri. Chi non ricorda Robert Shapiro? Era uno dei quattro componenti del Dream Team che con successo difese O.J. Simpson dall'accusa di aver ucciso la moglie. Dopo quella causa divenne sempre di più il legale dei VIP e dei miliardari, prima di decidere di indirizzare la sua professione verso il diritto societario. Ora è ancora nella lista dei legali che guadagna di più negli Usa. La sua fortuna si aggirerebbe attorno ai 50 milioni di dollari.

Poco, però rispetto a quanto possiede William Shannon Lerach (900 milioni di dollari), avvocato specializzato nelle grandi cause finanziarie. Attraverso le class actions che ha sostenuto, Lerach ha colpito alti dirigenti delle più grandi corporations, accusandoli di frode e insider trading. Il più ricco avvocato americano è Joe Jamail (di origine libanese), un miliardo e mezzo di fortuna, chiamato il Re dell'Illecito Civile, diventato famoso per aver rappresentato la Pennzoil contro la Texaco, quando le due compagnie petrolifere litigarono per l'acquisto della Getty Oil.

L'altro membro del Dream Team del processo a O.J. Simpson ancora vivo è F. Lee Bailey, che adesso lavora in Maine. Gli altri due, Robert Kardashian, padre del famoso reality tv sulla famiglia, e Johnnie Cochran, omaggiato da nomi come Stevie Wonder e Jesse Jackson alla sua scomparsa, sono morti rispettivamente nel 2003 e nel 2005.

Avvocati e politica

Anche loro erano diventati famosi, membri di diritto dello Star System. Come tanti altri legali. C'è chi è diventato famoso per le cause vinte, chi per l'impegno nella battaglia per i diritti civili, chi perché si è messo a fare un programma televisivo. E chi, invece, per aver fatto carriera politica. L'America è terra di avvocati.Lo dice anche il numero di inquilini della Casa Bianca che prima di essere eletti, erano degli avvocati.  Il presidente e la First Lady, Barack e Michelle Obama lo sono. Thomas Jefferson e John Adams loreano. Abramo Lincoln lo era.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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