L'ombra di Boko Haram dietro il massacro in un mercato nigeriano
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L'ombra di Boko Haram dietro il massacro in un mercato nigeriano

Gli integralisti, dopo la rottura delle trattative, passano all'offensiva: cinquanta morti a Maiduguri, nel nord est del Paese

Due esplosioni, una dopo l'altra, in un popolare e affollato mercato di Maiduguri, capoluogo dello Stato di Borno, nel nord-est della Nigeria, all'ora di punta. Gli attentatori sono due ragazze che hanno nascosto l'ordigno sotto il hijab integrale, facendo finta di portare un neonato sulla schiena. Il bilancio, ancora provvisorio e destinato a crescere, è di 45 morti.

La Nigeria, uno dei Paesi più ricchi di petrolio di tutta l'area, è la terra di Boko Haram, gli integralisti che hanno proclamato il Califfato d'Africa e solo negli ultimi quattro giorni - nelle aree di Azaya Kura, Doron Baga e Dogon Fill - si sono resi responsabili del massacro di almeno 50 persone. Tutti contadini, pescatori, braccianti che sono stati legati mani e piedi e scaraventati nelle acque del lago Ciad, sgozzati, falciati dalle raffiche dei Kalashnikov, lasciati a morire dissanguati nella foresta dove avevano cercato scampo. L'offensiva di Boko Haram giunge dopo la rottura delle trattative con il nuovo presidente del Paese.

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