Isis: Twitter non si lascia intimidire
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Isis: Twitter non si lascia intimidire

Nonostante le minacce, Twitter ha cancellato più di 2000 account collegati al califfato

Nonostante abbia condannato a morte il fondatore di Twitter, Jack Dorsey, e tutti i suoi dipendenti, il social network da 140 caratteri continua l'eliminazione degli account collegati alla propaganda dell'Isis e ne ha sospesi circa 2000.

L'analista J.M. Berger, ha dichiarato che "Twitter ha fatto molto durante la scorsa settimana. Li ha colpiti in modo abbastanza duro".

L'analista ha anche commentato le recenti minacce rivolte alla società dallo Stato Islamico: "Io certamente sarei preoccupato se fossi Twitter", ha dichiarato Berger, co-autore con Jessica Stern del libro ISIS: Lo Stato del Terrore, in uscita la prossima settimana.

L'operazione anti-propaganda di Twitter ha ora subito una battuta d'arresto a causa delle pressioni del governo americano, come riporta l'Ansa, poichè sembra che l'intelligence statunitense utilizzi questi account per raccogliere informazioni sull'Isis.

Sempre secondo Berger, tra i siti sospesi ci sarebbero ben 13 dei 16 account considerati i più importanti canali di propaganda dell'Isis.

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Redazione