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Isis: rapiti 230 siriani. Tra loro molti cristiani

I miliziani hanno conquistato Qaryatain, città strategica tra Palmira e il confine con il Libano. I sequestrati scelti in base a una lista dettagliata

Militanti del gruppo Stato islamico hanno rapito 60 tra donne e bambini appartenenti a famiglie cristiane, dopo aver conquistato la città Al-Qaryatain, strategica, nella provincia di Homs.

L'osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che almeno 230 persone sarebbero state rapite, tra cui i cristiani che sarebbero stati presi all'interno di una chiesa di Qaryatain, la città conquistata durante la notte dopo aspri combattimenti con l'esercito siriano.

La località è strategica. Si trova sulla strada che porta da Palmira, dal maggio scorso nelle mani dello Stato islamico, verso la regione montagnosa del Qalamun, nella provincia di Damasco al confine con il Libano.

Secondo l'Ondus, i sequestrati sono stati scelti in base ad una lista che i miliziani dell'Isis avevano con loro. Alcuni sono stati prelevati nel monastero di San Elian, dove nel maggio scorso uomini armati e a volto coperto avevano rapito il priore cattolico di rito siriaco Jacques Murad. Il convento è legato al monastero di Mar Musa, del gesuita italiano Paolo Dall'Oglio, anche lui rapito, il 29 luglio 2013, mentre si trovava a Raqqa, nel Nord della Siria, e di cui non si sa più nulla.

Padre Murad è conosciuto per le sue iniziative umanitarie in favore sia dei cristiani sia dei musulmani e al momento del sequestro stava organizzando gli aiuti per i profughi che fuggivano da Palmira dopo la conquista della città da parte dell'Isis  


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Corpi lasciati in una fosso dopo l'assalto a Al-Qaryatain

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