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EPA/SEBASTIAO MOREIRA
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Il Brasile in piazza contro la nomina di Lula a ministro

Manifestazioni di piazza in tutto il Paese dopo l'intercettazione del dialogo tra la Presidente Rousseff e il suo predecessore

Proteste pacifiche sono in corso in varie città del Brasile contro la nomina a ministro dell'ex presidente Lula e contro la presidente Dilma Rousseff.

Alcune migliaia di persone hanno bloccato l'avenida Paulista, il salotto buono di San Paolo, e scandiscono slogan contro Lula e Dilma.

Analoghe manifestazioni sono in corso a Brasilia, davanti al palazzo presidenziale di Planalto, e a Rio de Janeiro.

Nei quartieri residenziali di San Paolo si sente il rumore dei panelacos, colpi di mestoli e posate contro pentole.

Le proteste sono esplose dopo la pubblicazione da parte del giudice Sergio Moro, simbolo dell'inchiesta Lava Jato, la Mani Pulite brasiliana, di una intercettazione telefonica tra Lula e Dilma, in cui la presidente avvisa Lula che sta per inviargli il decreto di nomina ministeriale, da usare "in caso di necessità".

Secondo Moro, ciò dimostrerebbe che la nomina di Lula è stata fatta per ostacolare la giustizia.

Nel mezzo delle proteste di piazza, il governo ha annunciato che la cerimonia di giuramento di Lula, prevista originariamente per martedì prossimo, è stata anticipata alle 10 locali di oggi, le 14 in Italia. (ANSA)

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Redazione