I più grandi personaggi del 2015
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I più grandi personaggi del 2015

Putin, Tsipras, Zuckerberg, Merkel, Trump, Draghi: chi sono secondo voi i leader che stanno cambiando la Storia?

Vladimir Putin si riprende la scena

Vladimir Putin all'ONUIl Presidente della Russia, Vladimir Putin EPA/MIKHAIL KLIMENTIEV/RIA NOVOSTI/KREMLIN POOL

Dalla crisi in Ucraina alla guerra in Siria fino all’accordo per il nucleare iraniano, Vladimir Putin si è ripreso la scena planetaria, venti quattro anni dopo la caduta dell’impero sovietico, giocando un ruolo chiave in tutte le aree più calde del pianeta, non rinunciando a battagliare, contro il progetto di estensione della Nato a est, contro la Casa Bianca. Una partita a scacchi, che non ha escluso l'uso delle armi, dove il presidente russo ha dimostrato di avere le idee chiare, e trovando estimatori insospettabili anche presso l’opinione pubblica europea.

Angela Merkel, la signora Europa

Angela MerkelIl cancelliere tedesco Angela MerkelSean Gallup/Getty Images

Nominata personaggio dell’anno dal Time, la cancelliera è riuscita a mantenere un’Europa aperta e senza confini di fronte alla crisi dei debito e a quella dei profughi. Figlia di un pastore luterano nella Germania dell’est, è diventata leader de facto di un continente in crisi, senza che sia apparso all'orizzonte nessuno in grado di contrastarne i progetti. Anche durante la crisi del negoziato col governo Tsipras, la cancelliera ha dimostrato una qualche saggezza politica, sconfessando apertamente un pezzo del suo partito e il suo ministro Schauble, fautore della linea dura contro Atene. 

Il filantropo Mr Facebook

zuckerberg-chan-facebookUn'immagine da Facebook, 'Courtesy of Mark Zuckerberg', con il Ceo di Facebook, la moglie Priscilla Chan e la neonata figlia Max, 1 dicembre 2015EPA/COURTESY OF MARK Zuckerberg

Mark Zuckerberg: fondatore e proprietario di Facebook, il più noto social del mondo con 1,4 miliardi di utenti che si collegano ogni mese, il 31enne Mark è diventato quest’anno anche padre ultrapopolare  (le sue foto in cui cambia il pannolino alla nuova arrivata Max sono diventate virali) e soprattutto filantropo: il 2 dicembre ha donato 45 miliardi (cioé il 99% per cento delle sue azioni su Facebook) alla fondazione Chan Zuckerberg Initiative, da lui fondata insieme alla moglie Chan. Una mossa, assieme alle sue critiche alle sparate antimusulmane di Trump, che gli è valsa una pubblicità planetaria. 

Draghi, un keiynesiano alla Bce

Il presidente della Bce, Mario DraghiEpa Photo/Ansa

 Contro l’ortodossia del bilancio in pareggio, il presidente italiano della Bce è riuscito a impedire nel 2015, grazie a uno strumento innovativo come il quantitative easing che ha pompato liquidità nel sistema bancario, che la recessione europea si trasformasse anche in una grave crisi sociale. Pur con tutti i limitati statutari del suo mandato, e tra notevoli resistenze politiche, Draghi ha rappresentato anche un importante alleato della Grecia, quando il ministro dell’Economia tedesco Wolfang Schauble auspicò che Atene uscisse dall’area euro.

La forza di Tsipras

cop21Le Bourget, Parigi, 30 novembre 2015, conferenza sul clima. Il primo ministro greco Alexis Tsipras Getty Images

Dopo aver vinto le elezioni nel gennaio 2015 con una piattaforma ferocemente anti-Troika, ed essere stato costretto dai creditori nel luglio-agosto 2015 a rimangiarsi la parola data e a rompere col suo ministro delle Finanza Yanis Varoufakis, il giovane premier ellenico è riuscito a portare a casa la pelle, vincendo per la seconda volta consecutiva, in settembre, le elezioni in Grecia. Un anno difficile, per il leader di Syriza, che ha dimostrato però di avere la stoffa del leader carismatico.

Raùl Castro, il comunista pragmatico

Il presidente americano Barack Obama stringe la mano del presidente cubano Raul Castro durante il Summit delle Americhe a Panama - 11 Aprile 2015MANDEL NGAN/AFP/Getty Images

Comunista ma pragmatico. Dopo oltre mezzo secolo di guerra fredda e gelo, il fratello di Fidel è riuscito a stringere un accordo con gli Stati uniti che prevede una progressiva fine delle sanzioni che hanno strozzato l’economia cubana. Un risultato, reso possibile anche dal coraggio di Barack Obama, che consente all’isola cubana di guardare al futuro con maggior ottimismo.

Marine Le Pen, sfida al cuore dell'Europa

Il leader del FN Marine Le Pen Sylvain Lefevre/Getty Images

Dopo aver espulso dal partito Jean Marie Le Pen, il padre e fondatore del Front National, il leader dell’estrema destra francese è riuscita ad accreditarsi come la più credibile nemica dell’Ue delle banche e della cosiddetta invasione musulmana, trasformando alle recenti elezioni regionali il suo FN nel primo partito di Francia e sfondando nelle storiche aree che un tempo votavano a sinistra. Solo l’union sacrée tra i gollisti di Sarkozy e i socialisti francesi di Hollande ne ha bloccato l’irresistibile ascesa.

Rohani, l'uomo della svolta in Iran

Il Presidente iraniano Hassan Rohani saluta l'ex Segretario generale dell'ONU, Kofi Annan

EPA/IRANIAN PRESIDENTIAL WEBSITE

Il Presidente dell'Iran sta cercando di portare il suo paese fuori dalla condizione di isolamento ed è stato protagonista per la firma dell'accordo sul nucleare con Stati Uniti, Russia e Europa: un epocale successo politico dopo decenni di gelo con l’Occidente che non sarebbe stato possibile con il suo predecessore

Bergoglio, il gesuita francescano

Papa-Francesco-Raul-CastroRoma, 10 maggio 2015, l'incontro tra il presidente cubano Raul Castro e Papa BergoglioAP Photo/Gregorio Borgia, Pool

  Eletto 13 marzo 2013 al quinto scrutinio, pochi mesi dopo le clamorose dimissioni di Joseph Ratzinger, il gesuita Bergoglio è riuscito a porre al centro del suo magistero tematiche dimenticate dai suoi predecessori, come la lotta alle disuguaglianze sociali, il rispetto per l’ambiente e la rottura del tabù della comunione per i dovorziati, non senza trovare una forte resistenza anche all’interno del Vaticano.

Trump, l'eccentrico miliardario in corsa per la Casa Bianca

Donald TrumpGetty Imagines / Mark Wilson

 Candidato favorito alla presidenza degli Stati Uniti d'America tra i repubblicani, il miliardario statunitense sta costringendo - con le sue frequenti esternazioni, contro i musulmani, contro la rete - tutti i suoi rivali interni del GOP a scendere sul terreno del populismo e delle facili promesse. Non che la sua strada verso la Casa Bianca sia in discesa, ma la sua crescente popolarità tra gli Wasp segnala una profonda spaccatura razziale e culturale all'interno della società americana.

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