Guerra in Ucraina, i 10 fatti da conoscere
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Guerra in Ucraina, i 10 fatti da conoscere

Poco più di un anno di conflitto, dalle proteste di piazza Maidan a Kiev fino alla mediazione Merkel - Hollande

Alla periferia orientale d'Europa, è in corso un conflitto armato che rischia di estendersi.
Da una parte l'Ucraina che guarda a occidente e alla Nato, dall'altra la popolazione russofona del sud est, sostenuta con armi, idee e propaganda dalla Russia. L'Europa guarda, con il fiato sospeso mentre aumenta la conta dei morti. Oggi è di 15 morti (tutti civili) e altri 58 feriti (32 militari e 26 civili tra cui anche 5 bambini) il bilancio dell'attacco con razzi a Kramatorsk, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Ma è solo l'ultimo bilancio dell'ultimo scontro in ordine di tempo.

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Dalla rivolta di Piazza Maidan al conflitto nel sud-est che finora ha provocato 5mila morti e oltre un milione di profughi: ecco la cronologia fondamentale degli eventi dell'ultimo anno (sfoglia per continuare a leggere):

NOVEMBRE 2013-GENNAIO 2014

Il governo ucraino decide di sospendere la preparazione della firma dell'accordo di associazione con l'Ue per riavvicinarsi a Mosca, dopo le pressioni russe con l'arma soprattutto della leva energetica (il prezzo del gas).

L'opposizione accusa il presidente Viktor Ianukovich di "alto tradimento" e chiede la sua destituzione.
Inizia la protesta delle tende a Maidan, nel cuore di Kiev.

FEBBRAIO 2014

Dopo tensioni e scontri cruenti, i manifestanti prendono d'assalto il palazzo presidenziale.
Ianukovich viene rovesciato.


APRILE 2014

Due settimane dopo l'annessione della Crimea alla Russia, manifestanti filo-russi si impadroniscono degli edifici pubblici a Kharkiv, a Donetsk e a Lugansk, le principali città delle regioni dell'est russofono.

I separatisti proclamano la "Repubblica sovrana" a Donetsk.

Kiev lancia una operazione militare "antiterrorismo".

MAGGIO 2014

Referendum sull'indipendenza nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con massiccia vittoria dei 'si''.

Kiev e i Paesi occidentali giudicano il referendum "illegale". L'oligarca filo-occidentale Petro Poroshenko vince le presidenziali.

LUGLIO 2014

Distruzione in volo di un aereo di linea Boeing della Malaysia Airlines, che cade nel territorio controllato dai ribelli: 298 morti.

Da Ue e Usa nuove sanzioni economiche contro la Russia accusata di sostenere e armare i separatisti.

AGOSTO 2014

I combattimenti infuriano attorno a Donetsk e Lugansk.

La Russia decide di porre l'embargo sulla maggior parte dei prodotti alimentari importati da Ue e Stati Uniti come risposta alle sanzioni.

Kiev denuncia una "invasione diretta" e si candida a entrare nella Nato.

SETTEMBRE 2014

A Minsk, Bielorussia, si riunisce il "gruppo di contatto" sull'Ucraina (i rappresentanti di Kiev, Mosca, dei separatisti e dell'Osce).

Viene firmato un accordo per un cessate-il-fuoco, che tuttavia reggerà solo qualche giorno.

OTTOBRE 2014

Elezioni parlamentari in Ucraina.
Vince il blocco filo-Ue, ma Poroshenko non si rafforza.

NOVEMBRE 2014

Elezioni nelle autoproclamate repubbliche ribelli, dominate dai separatisti.

GENNAIO 2015

Nuove fiammate di guerra.

Scontri sanguinosi all'aeroporto di Donetsk.

Kiev impone lo stato d'emergenza.

Amnesty International denuncia eccidi di civili da entrambe le parti.

FEBBRAIO 2015

Germania e Francia tentano una mediazione europea sganciata dagli Usa.

Nato spaccata sull'ipotesi di fornire armi letali alle forze governative ucraine:

- Usa possibilisti,

- Angela Merkel guida il fronte del no. (ANSA).

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