Dieci cose che accadono oggi: giovedì 13 dicembre
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Dieci cose che accadono oggi: giovedì 13 dicembre

Dalle possibili conseguenze americane nei confronti dei missili di Pyongyang al sì dell'Uruguay ai matrimoni gay

1. Conseguenze per Pyongyang. Il lancio da parte della Corea del Nord di un missile a lunga gittata comporterà delle "conseguenze" per il Paese asiatico. E' quanto ha detto l'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Susan Rice. Da Washington hanno fatto sapere di "essere pronti ad agire", mentre Pyongyang minaccia un test nucleare.

2. Germania, tragedia sventata. Avrebbe potuto provocare un disastro paragonabile alle esplosioni dell'11 marzo a Madrid nel 2004, la borsa blu contenente esplosivo trovata lunedì alla stazione centrale di Bonn, tranquilla città renana ed ex capitale della Repubblica federale tedesca. Dentro la sacca c'era una carica esplosiva di estrema pericolosità, hanno confermato delle fonti di sicurezza alla Frankfurter Allegemeine Zeitung (Faz).  Secondo gli inquirenti, inoltre, la bomba non era diretta alla stazione ferroviaria di Bonn, bensì doveva essere caricata su un treno per raggiungere un'altra località.

3. Condannato il braccio destro di Mladic. Zdravko Tolimir, ex generale serbo-bosniaco e braccio destro di Ratko Mladic, è stato condannato all'ergastolo per il genocidio di Srebrenica dal Tribunale penale internazionale dell'Aia (Tpi). Nello specifico, in quanto ex vice di Mladic - con il quale, ha stabilito la Corte, l'imputato aveva "una relazione particolare" - Tolimir è stato riconosciuto colpevole, tra i vari capi di accusa, anche per il genocidio di 8.000 civili musulmani a Srebrenica, in Bosnia, nel 1995, considerato il più grave crimine di guerra commesso in Europa dopo l'Olocausto.

4. Egitto, Fsn dialoga con esercito. Il Fronte di salute nazionale (Fsn), principale movimento di opposizione al presidente egiziano Mohamed Morsi, ha annunciato oggi che parteciperà a una riunione organizzata dall'esercito per tentare di far uscire il paese dalla crisi.

5. Carica degli 800 per Dilma. Il presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha annunciato la costruzione di almeno ottocento aeroporti regionali nel Paese del Sudamerica, nel corso di un seminario con imprenditori francesi a Parigi. "Le cifre in Brasile sono imponenti. Abbiamo l'intenzione di costruire circa 800 aeroporti" in ogni città con più di 100mila abitanti, ha detto Rousseff, rispondendo alle domande degli imprenditori nella sede del Medef, sindacato francese.

6. McAfee presto libero. L'imprenditore sarà rilasciato nelle prossime ore dalle autorità guatemalteche e farà probabilmente ritorno negli Stati Uniti. E' stato lo stesso fondatore dell'omonima azienda di sicurezza informatica a renderlo noto, parlando con un giornalista di Sky News dal carcere di Città del Guatemala, dove è rinchiuso da una settimana per essere entrato illegalmente nel Paese. McAfee, la cui squinternata fuga dal Belize, iniziata un mese fa dopo l'omicidio di un vicino, è stata da lui raccontata via internet e seguita dai media internazionali.

7. Abu Mazen fa valere i suoi diritti. L'Autorità nazionale palestinese è disposta a fare ricorso a tutti i "diritti" acquisiti con il riconoscimento come stato osservatore non membro delle Nazioni unite nel caso in cui Israele dovesse insistere con il suo progetto di nuovi insediamenti ebraici nei pressi di Gerusalemme. "Il nuovo status ci conferisce certi diritti e noi li utilizzeremo. Non resteremo a braccia conserte", ha sottolineato ieri Abu Mazen. Il presidente dell'Anp, Abu Mazen, ha esortato Israele a rinunciare al suo controverso progetto di costruzione di una nuova colonia ebraica nei pressi di Gerusalemme, mettendo in guardia su una risposta palestinese "con tutti i mezzi a disposizione".

8. Secretate le torture a Guantanamo. Il giudice militare americano che presiede il processo di Guantanamo alla mente degli attacchi dell'11 settembre 2001 e a 4 presunti complici ha ordinato che le testimonianze degli imputati sulle torture subite nelle prigioni della Cia vengano tenute segrete. La misura - adottata su richiesta del governo in nome della ''sicurezza nazionale'' - è stata denunciata dall'American Liberties Union come un modo per tenere l'opinione pubblica all'oscuro delle ''torture illegali della Cia''.

9. No a nuove Malala. Alcune studentesse pachistane hanno manifestato in preda alla rabbia dopo che la loro scuola è stata intitolata a Malala Yousafzai, la ragazza ferita dai talebani perché lottava per il diritto allo studio femminile. La loro convinzione è che questa iniziativa le renderà un obiettivo della guerriglia. In 150 hanno boicottato le lezioni in quello che ora si chiama il Malala College for Girls a Saidu Sharif, nel nordovest della Valle di Swat, strappando e lanciando foto della 15enne, accusata di aver abbandonato il Pakistan per andare in Gran Bretagna a curarsi.

10. Si a nozze gay in Uruguay. La Camera dei deputati dell'Uruguay ha approvato a larga maggioranza il matrimonio tra omosessuali. Dopo otto ore di dibattito, la legge ha ottenuto il voto favorevole di 81 degli 87 deputati presenti, salutato da un lungo applauso dei circa 200 attivisti presenti in aula. La norma dovrà ora essere approvata dal Senato. Presentato dal partito di sinistra Frente Amplio, del Presidente Jose Mujica, il progetto di legge punta a modificare il codice civile in modo che "eterosessuali, omosessuali, lesbiche e transessuali possano avere un matrimonio monogamico", sottolineando "la trasformazione della famiglia come istituzione".

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Anna Mazzone