Chi è il capo dei Mossos, l'eroe del popolo indipendentista catalano
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Chi è il capo dei Mossos, l'eroe del popolo indipendentista catalano

Josep Lluis Trapero, capo della Policia de la Generalitat, è noto per i suoi atti di ribellione. L'ultimo, pro Referendum, potrebbe costargli la libertà

Josep Lluis Trapero è il capo dei Mossos d'Esquadra, la forza di polizia catalana, la più antica d'Europa. 

Prima con l'attentato alla Rambla da parte di un commando dell'Isis e poi lasciando che i suoi non agissero contro i cittadini durante l'assedio delle scuole occupate dal Referendum sull'indipendenza, il comandante Trapero è diventato una delle figure più note in Catalogna. L'eroe del popolo indipendentista catalano.

Duro, scontroso e diffidente, con quest'ultimo atto di ribellione il poliziotto catalano si trova nei guai. Per quello che è accaduto l'1 ottobre Trapero è stato infatti chiamato a rispondere davanti all'Audiencia Nacional dell'accusa di sedizione. Il tribunale spagnolo per questo ha concesso la libertà al capo della polizia, con alcune restrizione come il ritiro del passaporto e l'obbligo di firma ogni quindici giorni.

La carriera

Nato nella città catalana di Badalona nel 1965, cresciuto a Santa Coloma de Gramanet, è diventato commissario del corpo dal 2013 e capo dei Mossos nel giugno 2017, ricoprendo in questo modo la posizione più alta all'interno della polizia autonoma della regione. 

Figlio di un taxista di Valladolid, è entrato come agente a far parte della Polizia catalana dall’89 facendosi subito notare quale "uomo molto testardo e anche piuttosto ruvido". Nel 2006, si laurea in giurisprudenza all'università catalana specializzandosi in "criminalità informatica, riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo". Nel 2012 frequenta alcuni corsi all'Accademia dell'Fbi con un Seminario per lo Sviluppo dell'America Latina.

Cosa pensano i social di Trapero

Da qualche tempo poi spopola sui social conosciuto come "un purosangue catalano". Josep Lluis Trapero è talmente amato dal movimento indipendentista che su Facebook ci sono intere pagine dedicate alle sue frasi e alla sue foto, dove viene fuori anche che suona la chitarra e ha una spiccata passione per l'orto. 

Le frasi più popolari

Tra le sue uscite più note resta quella della conferenza stampa indetta subito dopo gli attentati di Barcellona e Cambrils quando un giornalista ebbe l'ardire di domandargli perché rispondeva in catalano. "Se la domanda mi viene fatta in catalano, rispondo in catalano. Se mi viene fatta in castigliano, rispondo in castigliano", aveva detto il capo dei Mossos.

Alla reazione del giornalista, che aveva abbandonato la sala, Trapero aveva risposto con un "Beh, molto bene. Addio", pronunciato per metà in catalano e per metà in castigliano ("Bueno, pues molt bé, pues adiós"). Un commento che, come sostenuto da El Paìs, sicuramente lo ha "umanizzato agli occhi dei cittadini".

Nel 2012 aveva criticato aspramente gli agenti catalani che avevano represso a manganellate una manifestazione a Barcellona. Le sue parole erano state di disprezzo definendo intollerabile per la società attuale l’immagine di un poliziotto che colpisce senza motivo un manifestante.

I fan di Trapero

La simpatia nei confronti di Trapero da quella conferenza stampa è cresciuta tanto che non è inusuale trovare magliette, cappelli e striscioni con il suo volto e le sue parole usate per rispondere al giornalista durante le manifestazioni.

Il rifiuto di Trapero

Con un netto "non accetteremo il coordinamento" la ribellione di Trapero nei confronti di Madrid è stata ancora più netta e la sua notorietà ha raggiunto i vertici. Pochi giorni fa alla richiesta del ministero degli Interni di annunciare l'intenzione di coordinare le forze di sicurezza catalane in tutte le azioni che sarebbero servite a impedire il referendum, Trapero ha risposto con un rifuito.

I Mossos duramente criticati da Madrid per l'atteggiamento "troppo morbido" nei confronti dei cittadini indipendentisti hanno reso Trapero un disubbidiente alle regole del governo centrale.

La possibile condanna del capo dei Mossos

Accusata di aver preso parte alla protesta del 1 ottobre, durante la quale diverse unità della Guardia Civil hanno tentato di bloccare i manifestanti con la forza, la Policía autonomica de Cataluna è sospettata di non aver agito per impedire gli incidenti. Accuse pesantissime per Josep Lluis Trapero chegli hanno fatto rischiare una condanna fino a 15 anni di reclusione per sedizione.

Chi sono i Mossos

I Mossos d’Esquadra, o Policia de la Generalitat, sono una delle strutture dell’autonomia politica catalana. Nati agli inizi del '700 hanno un ruolo significativo dai tempi della Repubblica fino alla soppressione franchista del 1939. Agli ordini della Generalitat con il ritorno alla democrazia nel 1980, dal 1994 si sostituiscono alla Guardia Civil e al Corpo nazionale di polizia ricoprendo le mansioni della polizia stradale, durante le manifestazioni di ordine pubblico o per i controlli alla frontiera e l’immigrazione. In poche parole, una sostituzione che porta i Mossos al potere e al controllo sulla polizia di Madrid.

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Chiara Degl'Innocenti