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ANDRESSA ANHOLETE/AFP/Getty Images
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Brasile: Dilma Rousseff sempre più a rischio impeachment

L'uscita dal Governo dei centristi del Pmdb complica la posizione della presidente, costretta ad annullare una visita da Obama

A pochi mesi dalle Olimpiadi e sull'onda delle polemiche del caso Lula, la situazione politica in Brasile si fa sempre più complicata, con un sempre più concreto rischio di impeachment per la presidente Dilma Rousseff, costretta ad annullare la da tempo programmata visita negli Usa a Barack Obama dopo l'abbandono della coalizione da parte del principale partito di governo, il centrista Pmdb.

Maggioranza a rischio "slavina"
Per essere destituita, la Rousseff deve infatti avere contro i due terzi (342) dei deputati e l'uscita dalla maggioranza del Pmd (che conta 69 seggi su 513) potrebbe incoraggiare altri partiti ad abbandonare l'attuale Governo, a partire dai 49 deputati del centro-destra del Partito Progressista e dai 32 dei Social Democratici di centro-sinistra. Entrambi i gruppi hanno già previsto in settimana riunioni interne per decidere la futura linea politica, mentre il 75enne leader del Pmdb Michel Temer (vicepresidente della stessa Rousseff e che assumerebbe l'interim in caso di impeachment) ha già incontrato Aecio Neves, il leader dell'opposizione sconfitto per un soffio alle presidenziali dello scorso novembre.

Non per Petrobas, non per Lula, ma...
Sinora non direttamente coinvolta nello scandalo Petrobras, a dispetto del fatto di essere stata in passato la n°1 del colosso petrolifero che nel corso degli anni ha distribuito miliardi di dollari di mazzette ai politici (inclusi quelli del Partito dei Lavoratori, suo e di Lula), la Rousseff è però accusata di essere ricorsa a impropri escamotage legislativo-finanziari per alimentare la spesa pubblica e mascherare la durezza della recessione. Il caso è attualmente all'esame di una specifica commissione di inchiesta, di cui peraltro fanno parte deputati a loro volta sospettati di corruzione, mentre l'immagine della presidente del Brasile non è certo uscita rafforzata negli ultimi giorni dal tentativo di salvare il suo predecessore Lula dalle indagini sullo scandalo Petrobas nominandolo suo capo di gabinetto.

L'operazione è stata temporaneamente mandata a monte dalle proteste di piazza e soprattutto dai ricorsi di diversi giudici, uno dei quali ha anche diffuso la registrazione di una telefonata tra la Rousseff e Lula da cui emergerebbe appunto che la nomina aveva il solo scopo di dare al secondo una sorta di immunità, ma è attesa nei prossimi giorni una pronunciazione definitiva da parte della Corte Suprema. Nell'attesa, secondo quanto riferiscono i media locali, la presidente a rischio impeachment sta comunque lavorando per convincere alcuni ministri del Pmdb a lasciare il loro partito per rimanere nella coalizione governativa: l'ultima possibile mossa per salvare la poltrona a dispetto di tutti e tutto. A partire dal fatto che il Brasile sta inesorabilmente scivolando in recessione.

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Redazione