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Attentato a Londra: chi è l'eroe spagnolo dello skateboard

Ignacio Echeverría, ucciso dall'Isis, non ha esitato a usare il suo skate per difendere una donna aggredita dai terroristi a London Bridge

La storia di Ignacio Echeverría, 39 anni, spagnolo, impiegato di banca, è quella di una delle tante vittime del terrorismo. Però a lui vengono resi, oltre al nome e un volto, anche la voce. Per l’ultima volta. Il suo gesto eroico, la difesa strenua nell’affrontare i terroristi a London Bridge per cercare di salvare una donna in pericolo usando il suo skateboard, parla per lui e racconta gli ultimi istanti della sua vita.

Cosa è accaduto a Lond Bridge

Mentre un paio di uomini si avventavano armati di coltelli su una passante, la sera del 3 giugno, Ignacio si frapponeva tra la donna e gli aggressori usando il suo skateboard, ma venendo ferito a morte.

In un primo momento se ne erano solo perse le tracce. Era infatti considerato tra i dispersi. Secondo il padre sarebbe stato visto per l’ultima volta da alcuni amici “sdraiato sul marciapiede”.

Il racconto dell'amico

Pochi dettagli degli ultimi momenti eroici dell’eroe spagnolo che aveva usato il suo skateboard per affrontare i terroristi del London Bridge. Guillermo Sánchez, un connazionale che stava pattinando vicino alla Tate Modern con Echeverría e un altro amico, ha raccontato al quotidiano El País che avevano appena finito di cenare quando hanno visto l’aggressione. “Mi stavo concentrando sulla donna che veniva colpita”, dice Guillermo Sánchez “quando poi, improvvisamente, ho visto che Ignacio reagiva in sua difesa usando lo skateboard. Poi la caduta del mio amico, non so come. Se perché è scivolato o è stato a sua volta colpito”.

Sono, come dice al El País Guillermo Sánchez “microsecondi” in cui vede Echeverría sdraiato sulla schiena, mentre uno degli aggressori si volta e lo finisce. “L'ultima cosa che ricordo è Ignacio, ancora cosciente che stringe il suo skateboard.”

Sono le ultime descrizioni dell’amico perché, temendo per la propria vita, Sánchez fugge via.

Un eroe spagnolo

All'indomani dell'attacco, ancora sotto shock, Guillermo Sánchez cerca l’amico Echeverría attraverso l'ambasciata spagnola e le numeri di assistenza di emergenza. Il giorno successivo, lo cerca ancora contattando via Facebook una una delle sue sorelle, Isabel, che poche ore più tardi posta sul suo profilo: “Mio fratello Ignacio ha cercato di fermare i terroristi e ha persola propria vita nel tentativo di salvare gli altri. Ti amiamo e non ti dimenticherò mai.”

Anche il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha voluto salutare il giovane eroe sostenendo che “le le azioni eroiche di Echeverría non saranno mai essere dimenticate. Onoreremo il suo coraggio”.

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Chiara Degl'Innocenti