Via libera alle slot online ed è polemica sui rischi
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Via libera alle slot online ed è polemica sui rischi

Da oggi si può giocare su internet. Il country manager di Williamhill: "Erano sui siti illegali. Riporteremo quei soldi allo Stato"

Dopo il via libera del Monopolio le slot machine sono sbarcate sui siti internet italiani ed è già cominciata la polemica sui possibili rischi. A molti è sembrata l'ennesima mossa da parte del governo per fare cassa sulle spalle dei cittadini senza badare troppo alle conseguenze. Il Country Manager di William Hill Italia, uno dei più importanti portali online sul quale è possibile giocare alle slot, ci spiega la verità sulla nuova concessione del Monopolio di Stato.

Sig. Salvadori, ci dice qualcosa di più sul via libera all'introduzione delle slot machine sui portali online?

"Le concessioni per il gaming su internet sono iniziate nel 2007 ma negli ultimi anni è una venuta alla luce una distanza significativa tra il mondo del gioco online e quello del gioco fisico. Questo proprio per la mancanza su internet delle slot machine che contribusicono a circa il 50% del reddito di un vero casinò e che soprattutto sono fondamentali per garantire ai giocatori un'offerta completa".

Dal punto di vista economico di che numeri stiamo parlando?

"I giochi di casinò online in Italia generano una raccolta di 350 milioni di euro al mese. Per fare un esempio, il poker online ne genera il 30% in meno".

Se le slot online sono così richieste per quale motivo in Italia sono state introdotte solo ora?

"Le ragioni sono diverse e riguardano questioni culturali, burocratiche e altre legate al fatto che i casinò volevano preservare il loro settore di guadagno".

In molti hanno scritto che ci sono grossi rischi nel portare le slot machine all'interno delle case degli italiani...

"Mi sembra un punto di vista completamente sbagliato. Internet è una piattaforma pubblica e chiunque vuole giocare alle slot machine online si può collegare ai siti cosiddetti "puntocom" che operano senza licenza".

Sta dicendo che esistono già da tempo dei siti con slot machine illegali?

"Esattamente. Il non aver soddisfatto, almeno fino a oggi, la domanda dei giocatori online ha fatto sì che qualcuno creasse portali senza licenza. Liberalizzando le slot machine l'idea è proprio quella di portare i giocatori dai portali offshore al nostro sito che propone prodotti legali, controllati e certificati dal Monopolio di Stato".

D'altra parte solo poche settimana il direttore del Monopolio, Luigi Magistro, sembrava voler "limitare l'introduzione di nuovi giochi"...

"Qui però si tratta di dirottare del denaro che viene già speso sui siti illegali riportandolo sotto il controllo dello Stato. Le frasi del direttore erano riferite alle macchinette dei bar che si trovano spesso davanti a luoghi frequentati da minorenni e nei quali credo che il controllo sia sicuramente inferiore rispetto a quello del nostro portale".

Sul Wiliamhill.it cosa serve per giocare alle slot machine?

"Prima di tutto il codice fiscale. Quindi i minori vengono già esclusi in partenza dalla possibilità di giocare. E poi la carta di credito per la quale però bisogna fornire i dati del titolare. Se questi non corrispondo a quelli della carta il conto viene immediatamente bloccato."

Esistono dei limiti rispetto alle cifre che un giocatore può spendere?

"Innanzitutto esistono slot machine con differenti limiti di puntata. Inoltre un utente può inserire un tetto di spesa per autolimitarsi e non rischiare di eccedere nel gioco. Cosa che tra l'altro non è possibile fare con le macchinette tradizionali. Devo dire che in Italia, molto più che negli altri paesi, c'è una grande attenzione sotto questo punto di vista, con regole che spesso influiscono sui nostri guadagni ma che rispettiamo severamente".

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Teobaldo Semoli