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Valeria Solesin, continua l'omaggio di Venezia alla camera ardente - Foto

Anche il premier Renzi oggi davanti al feretro della ragazza morta al Bataclan il 13 novembre. Il padre: "Non sono capace di odiare"

"Ciao Valeria, grazie per la tua testimonianza di cittadina e giovane donna". È la frase che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha voluto lasciare nel libro degli ospiti all'ingresso della camera ardente. Il premier ha incontrato i genitori e il fratello di Valeria, che ha definito "un esempio di forza e dignità".

La bara di legno chiaro è adagiata su un tappeto nell'androne del Municipio di Venezia, a Ca' Farsetti, ai lati fanno servizio d'onore i vigili urbani. Accanto al feretro i genitori di Valeria, papà Alberto e mamma Luciana, raccolti in un dolore dignitoso e schivo, con gli occhi, talvolta, persi nel vuoto. A metà giornata mamma e papà sono stati raggiunti dal figlio Dario e dal fidanzato della giovane vittima, Andrea Ravagnani. Sul feretro spiccano i fiori bianchi, molti altri sono adagiati davanti.

Il padre: "Non sono capace di odiare"

Non sono una persona capace di odiare. È inutile ragionare su come sono andate le cose. Io non ho voluto sapere". Lo ha detto Alberto Solesin, il papà di Valeria. "Ho visto tante ricostruzioni sul colloquio che Andrea, il fidanzato di Valeria, ha avuto coi carabinieri. Io sono stato con lui tanti giorni a Parigi, non gli ho chiesto nulla e non voglio sapere. Sapere di come sono andate le cose quella sera non cambia nulla nel destino di mia figlia e degli altri 131 sfortunati morti quella notte". 

"Vogliamo testimoniare un impegno nel senso della solidarietà, del coraggio, della voglia di andare avanti migliorando noi stessi e il mondo che ci circonda, una cosa che mia figlia aveva molto presente" ha aggiunto Alberto Solesin, parlando con i cronisti. "Il funerale sarà una cerimonia civile. Una benedizione a me va benissimo, ma se un Imam vuole esprimersi per me va bene lo stesso, perche' parlare di gente di ogni credo significa credere in valori che non sono divisivi".

I fiori della città di Parigi

A rendere omaggio a Valeria anche un mazzo di fiori della città di Parigi e di Emergency. C'è chi ha lasciato anche un orsetto piccolo di peluche. Già prima che la camera ardente fosse aperta, una folla di un centinaio di persone si era raccolta sull'area antistante il Comune per accompagnare il feretro nel suo ultimo viaggio. Tra i primi a portare conforto ai genitori di Valeria, il sindaco della città lagunare, Luigi Brugnaro, visibilmente commosso, che ha preceduto la presenza di centinaia di persone e del Patriarca, monsignor Francesco Moraglia. È il segno della partecipazione e della pietà di fronte ad una morte che ha lasciato attonita non solo Venezia, ma anche tutto il paese. "Cerchiamo di dare conforto, se di conforto si può parlare" dice un ragazzo. "Valeria è stata portata via in maniera barbara. Mi stringe il cuore" aggiunge una signora che chiede ai giornalisti di "avere rispetto davanti a quei familiari affranti". 

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Valeria Solesin in una foto tratta da Facebook.

Arrivano silenziosi, qualcuno con un fiore, qualcuno lasciando un pensiero nel libro delle condoglianze, qualcun altro assorto per una preghiera o un segno di croce. Una partecipazione quasi tutta di gente comune e di autorità, un lento pellegrinaggio alla camera ardente di Valeria Solesin, uccisa a 28 anni dai terroristi a Parigi.

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