Omicidio Elena Ceste, il marito affranto e le sue amanti
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Omicidio Elena Ceste, il marito affranto e le sue amanti

Secondo gli inquirenti Michele Buoninconti fa solo finta di cercare la moglie, come dimostrano le telefonate con una donna calabrese

Elena Ceste sparisce da Costigliole d'Asti il 24 gennaio dello scorso anno. Per lunghi mesi il marito Michele Buoninconti si mostra disperato davanti alle telecamere che assediano la sua casa. Cerca la moglie, vuole a tutti i costi ritrovarla, si dice disposto a perdonarla e riaccoglierla nel nido d'amore dal quale la donna è fuggita o è stata rapita.


Padre premuroso nella vita di tutti i giorni, marito affranto e devoto non soltanto a Santa madre Chiesa ma anche alla moglie, della quale decanta le virtù, singole e di coppia. Ma quando Michele è lontano dai riflettori si trasforma in un libertino.

Tanto che già a Pasqua, neppure tre mesi dopo la scomparsa di Elena, fa delle convinte avances a una signora che ha conosciuto durante un intervento di servizio con i vigili del fuoco. Poco tempo dopo attacca bottone con una donna calabrese, con la quale intreccia una relazione, prima sessuale poi più importante, al punto che Michele carica i figli in macchina e va a trovarla in Calabria.

La considera “una donna eccezionale… perché eccezionale deve essere la donna che dovrà sostituire Elena… perché la persona che dovrà sostituire Elena, quella persona lì, avrà un compito difficilissimo".

Tornato all'ovile, Michele rientra nel ruolo del marito disperato in cerca della moglie. Ma al telefono scatena i suoi bollori con la donna rimasta in Calabria. I carabinieri ascoltano, registrano e accrescono la convinzione di trovarsi al cospetto di un mentitore, di un uomo che non ha un animo sincero.

Le telefonate bollenti non sono uno spaccato boccaccesco della provincia spiata attraverso il buco della serratura, ma veri e propri indizi d'accusa integralmente allegati agli atti ufficiali d'inchiesta. Ed è per questo che abbiamo deciso di pubblicare l'audio della telefonata. Perché aiuta a delineare la personalità dell'uomo accusato di omicidio della moglie, perché aiuta a scavalcare il muro che lui ha costruito con le sue dichiarazioni confusionarie, e dietro il quale si è nascosto.

Per gli investigatori Michele Buoninconti, già prima dell'estate, è un uomo consapevole che la moglie non potrà mai fare ritorno a casa. Tanto che propone all'amante di prendersi qualche giorno di vacanza per partire dalla Calabria e raggiungerlo a Costigliole, dove penserà lui a tutto. Una donna che viene già considerata potenziale sostituta di Elena.

Ma quando chiude la telefonata scrive a un'altra per dirle "ti voglio bene".

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Carmelo Abbate