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Mediatrade: la Cassazione proscioglie Confalonieri e Piersilvio Berlusconi

Annullate le precedenti condanne ai vertici di Mediaset, che in una nota sottolinea come il verdetto "ristabilisce la verità"

Prosciolti dalle accuse di frode fiscale Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, rispettivamente vicepresidente e presidente di Mediaset, nell'ambito del processo Mediatrade: questa la decisione della seconda sezione penale della Corte di Cassazione, che ha annullato senza rinvio le condanne a un anno e due mesi di reclusione emesse dalla Corte di appello di Milano lo scorso marzo.

Nessun reato
In base a quanto riferito da fonti della difesa, le condanne sono state annullate perché il fatto non costituisce reato. "Soddisfazione" al proposito è stata espressa in una nota di Mediaset, sottolineando che il verdetto "ristabilisce la verità annullando la sentenza di Appello del processo Mediatrade, sentenza che aveva ribaltato il verdetto di Primo grado del tribunale di Milano".

Nella nota si ricorda inoltre "che in primo grado Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi erano stati assolti da tutte le accuse con una sentenza che era stata emessa al termine di un lungo e approfondito dibattimento durato più di tre anni: con la decisione di oggi la sentenza originaria viene di fatto confermata dalla Corte di Cassazione".

Già assolti gli altri imputati
In precedenza la Corte d'Appello aveva invece confermato le assoluzioni stabilite in primo grado per gli altri sei imputati del processo Mediatrade, per il quale sarebbe a breve maturata la prescrizione: il produttore statunitense Frank Agrama, gli ex manager Gabrielle Ballabio, Daniele Lorenzano e Giovanni Stabilini e le due cittadine di Hong Kong, Paddy Chan Mei-You e Catherine Hsu May-Chun.

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