Incendi in sicilia
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Incendi in Italia: come è organizzata la protezione civile

Il 2017 sarà un anno record negativo per il gli ettari di bosco distrutti. Ecco dov'è dislocata la flotta dei mezzi aerei antincendio

I database della Protezione civile non ricordavano un anno “horribilis” come il 2017 da 13 anni. Il 2004 risultava essere stato, seguito dal 2012, l’anno nel quale l’Italia aveva perso tra incendi dolosi e accidentali, il maggior numero di ettari di patrimonio naturalistico.

Purtroppo, però, l’anno in corso complici anche le scarse precipitazioni, sembra destinato a segnare un altro terribile record.   

La Sicilia è in ginocchio

In questi ultimi mesi, a non aver pace, è sicuramente la Sicilia. Torna a bruciare, infatti, la pineta di Chiaramonte Gulfi, nel ragusano. Dopo 70 ore il bosco la contrada di San Marco è nuovamente in fiamme, così come la zona di Cassarello. I danni al patrimonio naturalistico con più di 150 ettari di bosco andati in fumo, in poche ore, decine di aziende zootecniche distrutte e moltissimi animali morti nel rogo, sono ingentissimi.

Un vero disastro ambientale che non è stato possibile fermare neppure con l’impiego di canadair e mezzi aerei dei vigili del fuoco.

Ma nelle ultime ore, non è solo il ragusano ad aver visto bruciare ettari e ettari di pineta, coltivazioni e macchia mediterranea.

Fiamme anche in Calabria, Lazio e Toscana

In meno di due giorni, le fiamme hanno distrutto una buona parte dei boschi sui monti di Castellammare del Golfo, Trapani, delle colline dietro a Taormina e del paese di Patti nel messinese ma anche una parte della pineta di Castel Fusano e Acilia nel quadrante sud di Roma, vicino ai binari ferroviari.

Ieri, è stata una domenica nera anche per il patrimonio naturale della Calabria e della Maremma, in Toscana.

L'assenza di piogge

L’estate è appena iniziata ma è già dalla primavera che l’Italia è in allarme per gli incendi.

 “I primi mesi del 2017 sono stati caratterizzati da fenomeni diffusi, determinati anche per effetto del deficit idrico che ha interessato quasi tutto il Paese, e da un'intensificazione degli interventi rispetto al passato- precisa la Protezione Civile - con un numero di richieste di concorso della flotta aerea antincendio di Stato in forte aumento in confronto agli anni precedenti, al punto da risultare la stagione invernale più complicata dal 2004, dopo quella del 2012”.

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Acquistati nuovi Canadair

Per far fronte alla situazione estremamente delicata, il Governo, ha ulteriormente incrementato la flotta aerea impegnata nella campagna Aib (anti incendio boschivo) rispetto a quella dello scorso anno. Per il 2017, la flotta sarà composta da sedici Canadair CL415 - due dei quali cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto BufferIT -  quattro elicotteri Erickson S64F (uno dei quali considerato riserva tecnica), e 16 elicotteri del Comparto Difesa e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

“La maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi – puntualizza la Protezione Civile - e la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo”.

Dove sono i Canadair in Italia

Nel periodo di massima attenzione che gli uffici della Protezione Civile hanno individuato nei mesi di luglio e agosto, la flotta aerea sarà dislocata su 14 basi che coprono tutto il territorio nazionale: Cagliari, Catania, Ciampino (Rm), Napoli - Capodichino, Comiso (Rg), Genova, Grottaglie (Ta), Lamezia Terme (Cz), Olbia, Trapani, Rieti, Cecina e Viterbo.

Ma affianco ai canadair, ci sono gli elicotteri che fanno parte delle flotte regionali.   

Le basi degli elicotteri

Calabria: Elicotteri delle flotta regionale disponibili sono 4: Scalea (Cs), Cupone (Cs), Germaneto (Cz), Cucullaro (Rc)

Campania: 4 a Cellole (Ce), Santamarro (Ce), S.Salvatore (Bn), S.Martino Valle Caudina (Av), Sorrento (Na), Fisciano (Na), Eboli (Sa), Centrola (Sa)

Emilia-Romagna: 1 a Rimini (Fc)

Friuli Venezia Giulia: 2 a Tolmezzo (Ud)     

Lazio: 9 tra le basi di Caprarola (Rm), Longone Sabino (Ri), Urbe (Rm), Roma Castelnuovo di Porto (Rm), Anagni (Fr), Sabaudia (Lt), Ceprano (Fr), Fondi (Lt), Gaeta (Lt)

Liguria: 2 tra Albenga (Sv), Genova e Borghetto Vara (Sp)

Lombardia: 1  tra le basi Vilminore di Scalve (Bg), Lurate Caccivio (Co), Talamona (So), Cassano Magnago (Va)

Piemonte: 3 tra le basi di Domodossola (Vb), Robassomero (To), Motta di Costigliole (At)        

Provincia Autonoma di Bolzano: 2 tra Prato Isarco (Bz) e Merano (Bz)

Sardegna: sono 12 tra Limbara (Ot), Alà dei Sardi (Ot), Anela (Ss), Farcana (Nu), Bosa (Or), Sorgono (Nu), S.Cosimo (Og), Marganai (Ci), Villasalto (Ca), Pula (Ca), Fenosu (Or)

Toscana: 9 tra Tassignano (Lu), Riparbella (Li), Massa Cinquale (Ms), Calci (Pi), Mondegi (Fi), Villa Cognola (Ar), La Pineta (Si), Monteserra (Pi), Alberese (Gr), Macchia Antinini (Pt)

Val d'Aosta: 2 a Aosta

Veneto: 1 a Sospirolo (Bl)

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Nadia Francalacci