Gilberta Palleschi, tutta la verità sulla morte della professoressa
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Gilberta Palleschi, tutta la verità sulla morte della professoressa

La ricostruzione dettagliata dell'omicidio della donna scomparsa il primo novembre a Sora


"Sono uscito di casa, dovevo sc*****, ho preso la prima che mi è capitata". Queste le parole pronunciate dall’uomo che ha confessato l’omicidio di Gilberta Palleschi, la professoressa di inglese scomparsa il primo novembre scorso durante la consueta passeggiata mattutina nelle campagne di Sora, in provincia di Frosinone.

L’assassino si chiama Antonio Palleschi, nessuna parentela, ha 43 anni, abita a 700 metri di distanza dalla casa della donna, ha una mamma anziana, nessuna moglie, qualcuno parla di una figlia.



La dinamica

L’uomo ha aggredito Gilberta nel luogo dove sono stati ritrovati il bracciale, le chiavi e la sim del telefonino, ha provato a violentarla, la donna si è opposta, lui l’ha colpita, lei è caduta per terra, lui l’ha presa a calci in faccia fino ad amputarle parzialmente la testa. Poi l’ha caricata nel baule della sua auto e l’ha portata a dieci chilometri da Sora, in una zona montuosa, a Campoli Appennino. Ha abbandonato il corpo senza vita di Gilberta ed è rientrato a casa. Il giorno dopo è tornato, ha abusato sessualmente del cadavere e poi l’ha gettato nel dirupo della discarica.

L’indagine

I carabinieri di Sora sono partiti dalle immagini della telecamera che riprendono per l’ultima volta Gilberta durante la sua passeggiata mattutina. Hanno individuato tutte le macchine che transitavano prima e dopo dallo stesso punto. Sono risaliti ai proprietari, si sono soffermati su Antonio Palleschi, hanno scoperto un precedente per tentata violenza sessuale del 2009, che gli era valso la condanna a oltre un anno di reclusione. Da quel momento Palleschi è stato tenuto sotto osservazione, e più volte si è recato nello stesso luogo dove ieri è stato trovato il corpo. Il comandante di stazione dei carabinieri di Sora, con un passato di operazioni militari all’estero in teatri di guerra, dopo aver visto i resti di Gilberta è tornato a casa in lacrime.

 La difesa

L’avvocato Antonio De Cristofaro, difensore di Palleschi, ha preannunciato la richiesta di giudizio abbreviato, ha parlato di lucida follia e raccontato di un vecchio incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto il suo assistito in passato, per il quale aveva passato diciotto giorni in coma. Il legale smentisce la violenza sessuale sul cadavere.

Un mezzo dei Vigili del fuoco sul luogo in cui e' stato trovato il corpo di Gilberta Palleschi. ANSA/ ANTONIO NARDELLI

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Carmelo Abbate