Friuli Venezia Giulia, un crocevia per il traffico illegale di armi
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Friuli Venezia Giulia, un crocevia per il traffico illegale di armi

Un tir diretto in Olanda con 800 fucili è stato sequestrato a Trieste. E un mese fa è stata sgominata un'organizzazione di trafficanti dai Balcani

Un carico capace di armare un interno esercito: 781 fucili a pompa modello "Winchester SXP" da 12-51 cm, 66 fucili a pompa "Winchester SXP" da 12-41 cm. e 15 calci per fucile. È un incredibile carico di armi quello individuato e sequestrato dalla Guardia di Finanza di Trieste nel porto giuliano, lo scorso 23 novembre, proveniente dalla Turchia e diretto in Belgio.

Le armi erano tutte contenute in centinaia di scatole di cartone ma in modo estremamente accurato. Ciascuna, infatti, ne conteneva uno. Ma questi fucili non avevano nessuna autorizzazione. Insomma stavano viaggiando illegalmente lungo quel corridoio che collega l’Est Europa e il Medioriente ai Paesi del Nord. Lo stesso corridoio usato anche dai migranti per raggiungere in Paesi scandinavi, la Germania e l’Olanda. E proprio in questi due ultimi Paesi dovevano essere recapitate altre merci trasportate sempre dal Tir proveniente dalla Turchia. Forse in Germania e Olanda, doveva essere scaricata anche una parte del carico di fucili?

Sicuramente è stata la particolarità del carico assieme alla sua provenienza e la destinazione, ad attivare ulteriori controlli da parte delle Fiamme Gialle e dei funzionari doganali del servizio Antifrode. Nonostante non vi fossero irregolarità di tipo doganale, i militari hanno scoperto che non era stata chiesta autorizzazione alle Autorità di pubblica sicurezza, obbligatoria per il trasporto, anche se non destinato al territorio nazionale.

E' quindi scattato il sequestro, su richiesta della Procura della Repubblica di Trieste, con la denuncia dell'esportatore turco, per l'ipotesi di reato di commercio non autorizzato di armi. Ma la Procura giuliana sta effettuando accertamenti su tutta la 'filiera' del carico, in particolare sui destinatari. Non è la prima volta, infatti, che un carico di armi transita per Trieste ma è sicuramente la prima in cui viene fermato per irregolarità nei documenti. 

Il Friuli Venezia Giulia, per la sua posizione geografica di confine è da sempre terra di transito ma in questo ultimo periodo sembra essere interessata in particolare dal traffcio di armi. Meno di un mese fa, un’indagine dei carabinieri del Ros, iniziata da Udine, ha permesso di individuare e sgominare un canale di importazione illegale di armi ed esplosivi provenienti sempre dai Balcani.

L'inchiesta, si era allargata immediatamente oltre confine dove, i militari sono risaliti a due cittadini sloveni che avevano fornito agli italiani le armi sequestrate, e quindi a tre croati a cui si erano rivolti per l'approvvigionamento illegale. A luglio era stato poi eseguito un ulteriore ingente sequestro di armi, parti di armi e munizioni, che aveva portato all'arresto di un terzo friulano. Oltre trenta le persone denunciate in stato di libertà e cinque solo quelle arrestate in Italia.

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