Chi sono le vittime italiane dell'incidente dell'autobus "Erasmus" in Spagna
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Chi sono le vittime italiane dell'incidente dell'autobus "Erasmus" in Spagna

Valentina, Elena, Serena, Elisa, Francesca, Lucrezia, Elisa: le storie 7 ragazze, i cui corpi saranno riportati in Italia entro giovedì

Valentina Gallo, Elena Maestrini, Serena Saracino, Elisa Scarascia Mugnozza, Francesca Bonello, Lucrezia Borghi, Elisa Valent: sono loro le sette vittime italiane della tragedia sull'autostrada verso Tarragona, i cui corpi saranno rimpatriati in Italia entro giovedì 23 marzo, secondo quanto riferito dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

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"Ho sentito stamani il ministro plenipotenziario Taffuri alla Farnesina: mi ha assicurato che i corpi delle ragazze rientreranno tra oggi e giovedi", ha affermato al proposito il primo cittadino del capoluogo toscano a margine del consiglio comunale in programma oggi.

Valentina Gallo

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La prima vittima italiana accertata è Valentina Gallo, studentessa dell'università di Firenze, studiava alla facoltà di Economia.

Era in Spagna dalla fine di gennaio. È stata la prima vittima ad essere identificata come deceduta. Programmava di stare a Barcellona da gennaio a luglio, "se non più", scriveva su Facebook.

Elena Maestrini

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La seconda vittima italiana dell'incidente è Elena Maestrini, 21 anni, anche lei dell'università di Firenze, originaria di Bagno di Gavorrano in provincia di Grosseto.

Secondo e prime ricostruzioni sarebbe morta in ospedale a Tarragona.

Serena Saracino

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Giunge notizia che anche Serena Saracino, una delle studentesse torinesi coinvolte nell'incidente di Tarragona, è morta in ospedale. Serena Saracino, 22 anni, originaria di Torino, studiava al quarto anno di farmacia all'università di Barcellona e aveva deciso di unirsi alle amiche per l'escursione a Valencia.

Tra le lacrime, Alessandro Saracino, il padre di Serena, ha polemizzato sul fatto che si fosse permesso ai pullman con i giovani universitari a bordo di ripartire da Valencia così tardi e di viaggiare di notte. "Era troppo tardi per viaggiare, con gente giovane che era venuta in questo Paese per divertirsi e che alla fine è morta". Il papà della giovane è partito per la Spagna appena avuta notizia dell'incidente e ha voluto parlare con i giornalisti locali, nonostante le raccomandazioni contrarie degli psicologi della Croce Rossa, per raccontare il suo dolore e la sua indignazione "Ho mandato tranquillo mia figlia a studiare in un Paese amico e me la ritrovo morta. Quello che chiedo è che queste cose non accadano mai più: gli spostamenti di questi giovani, che sono la nostra speranza e il nostro futuro, devono avvenire in sicurezza con mezzi in buone condizioni e non alle 4 di mattina e con autisti forse stanchi. Non è colpa di nessuno, ma non è possibile che i giovani che vengono in un Paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in un modo così assurdo".

Saracino si e' anche lamentato dei ritardi: "Abbiamo dovuto attendere 24 ore prima di sapere che nostra figlia era morta", ha detto, aggiungendo a più riprese di non capire perché i giovani avessero deciso di viaggiare di notte. 

Elisa Scarascia Mugnozza

Elisa Scarascia MugnozzaFacebook/Ansa

Elisa Scarascia Mugnozza, romana, 22 anni, studiava medicina alla Sapienza di Roma e stava svolgendo il suo Erasmus a Barcellona.

"Elisa era una ragazza piena di vita, entusiasmo, era stupenda, solare. A ottobre si sarebbe laureata, voleva da sempre diventare un chirurgo". A parlare è la sorella di Elisa "Di noi era la più grande, era sempre allegra - ricorda - Adesso mamma è partita per la Catalogna, è andata da lei".

Elisa Scarascia Mugnozza era l'ultima erede di una famiglia di accademici. Il padre è Giuseppe, docente di Ecologia forestale all'Università degli Studi della Tuscia mentre il nonno, Gian Tommaso, è stato il fondatore e primo rettore dello stesso ateneo. Elisa è anche nipote di Gabriele Scarascia Mugnozza, docente di Scienze della terra, direttore del Dipartimento di Geologia e prorettore della Sapienza di Roma.

Francesca Bonello

Francesca BonelloFacebook

Francesca Bonello, 24 anni, la giovane studentessa di Genova tra le vittime dell'incidente del bus in Spagna, studiava medicina a Barcellona.
Generosa, curiosa, intelligente, allegra "religiosa di quella religione vitale che non dà nulla per scontato", impegnata. È questo il ritratto di Francesca fatto da padre Francesco, il gesuita che guida la Comunità vita cristiana di cui Francesca faceva parte. "Aveva scelto medicina, una scienza che Francesca interpretava come un modo per aiutare gli altri - ha detto padre Francesco -. Era andata in Ciad l'estate scorsa con il fidanzato Federico, che è medico, con una associazione di gesuiti. È andata là per mettere in pratica quello che stava imparando, per aiutare gli altri".

Francesca "era una ragazza gioiosa: subito dopo il suo arrivo a Barcellona aveva cucinato le lasagne per 100 persone. Una delle sue passioni era proprio la cucina e grazie a questo faceva festa, faceva gruppo. Adesso sarà in paradiso a cucinare per tutti".

Lucrezia Borghi

Lucrezia BorghiFacebook

È stata confermata anche la morte di Lucrezia Borghi, trasferitasi a Barcellona da Greve in Chianti, in Toscana. Come le altre due ragazze toscane decedute, Valentina Gallo e Elena Maestrini, anche Lucrezia era studentessa in Economia.

I genitori Fabrizio e Cecilia, hanno riconosciuto la salma della figlia. Con loro c'era anche il fidanzato. A Greve in Chianti invece sono rimasti i nonni e il fratellino di 14 anni, ospitato da altri parenti. I genitori hanno effettuato il riconoscimento a Tortosa insieme alle autorità spagnole e a personale della Farnesina. Ieri sera hanno saputo che la figlia era tra i feriti, ma stamani - procedendo le identificazioni delle vittime - è emerso che Lucrezia era tra i deceduti.

Elisa Valent

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La friulana Elisa Valent, 25 anni, era iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Filologia moderna (la laurea triennale era stata conseguita ad Udine) all'Università di Padova. Era a Barcellona da una ventina di giorni. Elisa, secondo fonti dell'Ateneo, si trovava a Barcellona con il programma Erasmus per un periodo di circa sei mesi, da febbraio a settembre 2016.

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