Caso Yara: perché Massimo Bossetti resta in carcere
ANSA/ UFFICIO STAMPA POLIZIA
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Caso Yara: perché Massimo Bossetti resta in carcere

E' arrivata la conferma del tribunale della Libertà di Brescia: negati gli arresti domiciliari all’operaio di Mapello - IL DOCUMENTO

Massimo Giuseppe Bossetti resta in carcere. Il tribunale della Libertà di Brescia ha respinto l’istanza di appello contro la decisione del Gip di Bergamo che aveva, l’11 settembre scorso, negato gli arresti domiciliari all’operaio di Mapello in carcere dal 16 giugno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.

La notizia è stata resa nota dai legali di Bossetti, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, che, in attesa di leggere le motivazioni dell’ordinanza di rigetto emessa dal collegio presieduto dal giudice Michele Mocciola, hanno commentato: “Abbiamo perso una battaglia, ma la guerra non finisce”.

La difesa del muratore aveva contestato vari punti dell’ordinanza di arresto, a cominciare dall’estrazione del dna di Ignoto Uno (poi identificato in Bossetti), avvenuta in assenza dei rappresentanti della difesa dell’allora indagato Mohamed Fikri. Un vizio che forse avrebbe potuto inficiare il vecchio procedimento a carico del marocchino, ma che il tribunale della Libertà ha ritenuto insussistente per valutare la posizione del nuovo indagato.
Gli avvocati del muratore avevano evidenziato anche altri aspetti dell’ordinanza di arresto, a loro dire contraddittori, che avrebbero potuto consentire al loro assistito di attendere il processo agli arresti domiciliari. Le motivazioni saranno rese note nelle prossime ore.

Massimo Bossetti aveva voluto partecipare di persona all’udienza del tribunale di Brescia martedì scorso, deciso a voler dimostrare la propria innocenza. Salvo poi, una volta interpellato dai giudici, rinunciare a prendere la parola, perché “soverchiato dall’emozione”. La prossima mossa spetta quindi alla procura di Bergamo e al pubblico ministero Letizia Ruggeri, che tra poche settimane, quando saranno completate e depositate alcune perizie, potrà comunicare la conclusione delle indagini e chiedere il rinvio a giudizio per Bossetti. Che attenderà l’udienza preliminare in carcere.

L'ordinanza del Tribunale di Brescia contro la libertà di Bossetti

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Giorgio Sturlese Tosi

Giornalista. Fiorentino trapiantato a Milano, studi in Giurisprudenza, ex  poliziotto, ex pugile dilettante. Ho collaborato con varie testate (Panorama,  Mediaset, L'Espresso, QN) e scritto due libri per la Rizzoli ("Una vita da  infiltrato" e "In difesa della giustizia", con Piero Luigi Vigna). Nel 2006 mi  hanno assegnato il Premio cronista dell'anno.

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