Gubitosi, il dg che non sorride (nonostante il megacontratto)
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Gubitosi, il dg che non sorride (nonostante il megacontratto)

Il mega stipendio da 650 mila euro a tempo indeterminato. E ora, al primo giorno di lavoro, il consueto giro dei direttori. Tutto il contrario della neopresidente Anna Maria Tarantola che ha voluto salutare anche l'ultimo dei dipendenti

Alla fine Lorenza Lei si è arresa. Ieri l'ex direttore generale Lorenza Lei si è mestamente trasferita dal suo megaufficio del  settimo piano ad una stanza del terzo, con una discesa che non attiene solo alla sfera fisica La sua portavoce Milena Minutoli invece si è trasferita al quinto piano, quello di Rai1, lì dove la Lei l’aveva miracolata liberandola dal suo status di autrice  regista alla Vita in diretta,  promuovendola pure a  caposervizio. Il suo sarà un ritorno (ma con le stellette) all’origine?

Il nuovo direttore generale Luigi Gubitosi si è quindi ufficialmente installato e c’è chi è ha già rilevato qualche caduta di stile. Non solo per il megacontratto da 650mila euro a tempo indeterminato (ciò significa che tra qualche anno pure lui finirà nel cimitero degli elefanti Rai con lo stipendio garantito fino alla pensione) che dopo il solo voto contrario di Antonio Verro in cda  è stato bersagliato da critiche feroci da destra, sinistra e centro.  Gubitosi, contraddizione vivente alla sobrietà predicata dai tecnici montiani, è stato criticato  pure per  le modalità del suo ingresso ufficiale di stamattina: mentre la neopresidente Anna Maria Tarantola ha fatto il giro dei piani fermandosi a parlare anche con i  dipendenti peones, lui si è più aristocraticamente limitato al giro dei direttori. È stato notato pure che mentre la Tarantola sorride (o perlomeno si sforza di farlo) lui sia serissimo e soprattutto, non guardi in faccia i suoi interlocutori mentre parla. Magari è solo timidezza... Adesso però, affabili o meno, i due stanno per essere investiti dei superpoteri che gli consentiranno mano libera in Rai con potere di decisione sui contratti fino a 10 milioni di euro e sulle  nomine non editoriali. L’estenuanate consiglio d’amministrazione di oggi ha redatto il documento. Domani si vota.  

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Antonella Piperno