PRISM: e se fosse tutto una bufala?

PRISM: e se fosse tutto una bufala?

Il dubbio comincia a salire. Non è che la storia di PRISM è tutta una farsa? Quelle slide in possesso del Washington Post e del Guardian sono davvero affidabili? Chi dice che non siano state sviluppate a tavolino? A poche …Leggi tutto

Il dubbio comincia a salire. Non è che la storia di PRISM è tutta una farsa? Quelle slide in possesso del Washington Post e del Guardian sono davvero affidabili? Chi dice che non siano state sviluppate a tavolino?

A poche ore dalla vicenda di PRISM, software spia nelle mani dei governativi statunitensi, qualcuno già comincia a soffiare sul fuoco; per alimentarlo sia chiaro. Cominciano infatti a vagare per varie agenzie stampa e testate le dichiarazioni delle aziende che sarebbero coinvolte nella partnership (consapevole o meno) con la NSA e il governo Obama. Come scrive Business Insider, un portavoce di Apple ha negato con forza la consegna di dati personali degli utenti ammettendo di non aver mai sentito parlare di PRISM: “Non forniamo nulla ad alcuna agenzia governativa, con accesso diretto ai nostri server, e qualsiasi accesso deve essere richiesto a seguito di un ordine del tribunale”.

Allo stesso modo Google ha dichiarato al sito AllThingsD : “Ci preoccupiamo seriamente della sicurezza dei dati dei nostri utenti. Divulghiamo le informazioni al governo solo in conformità della legge, rivedendo tutte le richieste di volta in volta. Qualcuno afferma che abbiamo concesso liberamente l’accesso ai nostri sistemi al governo ma Google non ha una ‘porta’ per il loro che permetta di monitorare i dati degli utenti privati“.

Gli statement delle altre aziende sembrano un copia-incolla dei precedenti. Anche Facebook ha negato di fornire accesso diretto ai propri server: “Quando ci vengono chiesti dati o informazioni su individui specifici, esaminiamo attentamente le richieste per verificare se applicano tutte le leggi“. Yahoo in una nota scrive di “prendere la privacy degli utenti molto seriamente. Non forniamo al governo accesso diretto ai nostri server, sistemi o reti“.

Le cose sono due: o Apple, Google, Facebook e il resto stanno mentendo oppure siamo tutti vittime della più grande tech-bufala della storia. 

Anche su Twitter la social-bufala prende quota. “These PRISM slides look really sketchy/fake” scrive lo startupper Hunter Owens, così come Chris Swasey: “10 bucks says this PRISM stuff is a fake“.

Una volta esaminato come funziona PRISM, ci sembra di aver capito che non si sa ancora molto sul suo reale funzionamento. Sappiamo dove sono i server centrali, sappiamo cosa analizza ma non abbiamo la certezza che sia tutto vero. Inoltre perché Obama ancora non dice nulla sulla vicenda a differenza di quanto successo con il caso Verizon? In quel caso l’amministrazione USA aveva confermato l’accaduto parlando di “necessità per difendere gli americani da eventuali attacchi”. Ma chi li difende dalle bufale?

Ad onor del vero c’è anche chi dice che il programma è vero, tipo il direttore dell’intelligence americana, riconoscendone l’attività grazie alla sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act.

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