Multa a chi guida con i Google Glass

Multa a chi guida con i Google Glass

Un unico device incentra su di sé l’interesse e la  paura del mondo tecnologico. “Mi stai spiando?” o “Cosa cerchi su internet?” I Google Glass non sono ancora tra noi, anche se vi è già la nuova versione, eppure …Leggi tutto

Un unico device incentra su di sé l’interesse e la  paura del mondo tecnologico. “Mi stai spiando?” o “Cosa cerchi su internet?” I Google Glass non sono ancora tra noi, anche se vi è già la nuova versione, eppure le associazioni in difesa della privacy, mai come ora (NSA docet), sono sul piede di guerra. Google dice che non si potrà fare nulla che non sia visibile a terzi (una lucina rossa basterà a fermare il possessore che registra?) e che è tutto a norma di legge. Eppure l’inconveniente del rec perpetuo è dietro l’angolo e non è detto che la voglia di accaparrarsi il nuovo gadget sia maggiore di chi cercherà di evitarlo.

Tuttavia c’è già chi, oltre a proposte, statuti e gruppi di opinione, ha fermamente agito in difesa dell’incolumità umana contro i Google Glass. Succede in California dove chi guida indossando gli occhialini intelligenti può beccarsi una bella multa. E’ l’inconveniente a cui è andata incontro Cecilia Abadie la cui multa recita: “Guidava con un monitor visibile al guidatore (Google Glass)”.

Guidare senza la dovuta attenzione e distratti da un monitor è vietato in molti paesi. Il caso statunitense è il primo che riguarda gli occhialini connessi alla rete e certamente farà discutere, al pari delle altre questioni e preoccupazioni di cui i Glass si fanno portatori.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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