Lizard Squad: il DDoS ti fa bello (e ricco)
Kenneth Rougeau, Flickr
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Lizard Squad: il DDoS ti fa bello (e ricco)

Si scoprono le ragioni dell'attacco hacker a Sony e Microsoft: promuovere un servizio per lanciare minacce online in abbonamento

I videogiocatori appesi ai messaggi d'errore del PlayStation Network e di Xbox Live se li ricorderanno per molto tempo. I Lizard Squad, gli hacker che hanno rovinato il Natale dei possessori di PS4 e Xbox One, raggiunta la fama mondiale si sono lanciati nel commercio dei DDoS, uno dei metodi di attacco più utilizzati da smanettoni informatici, sia esperti che novizi. 

A distanza di qualche giorno dall'accaduto si scoprono le vere motivazioni del gesto che ha causato disservizi in tutto il mondo. In un primo tempo si pensava che gli hacker volessero attirare l'attenzione sulle procedure di sicurezza dei server di Sony e Microsoft e invece adesso realizziamo che era tutta un'azione di marketing.

Si perché i Lizard Squad hanno lanciato il loro servizio per inviare DDoS a qualsiasi sito web, rendendolo temporaneamente indisponibile, con un abbonamento che parte dai 6 dollari al mese. Il prezzario è apparso in Rete negli ultimi giorni e mostra alcune possibili combinazioni di acquisto.

Ad esempio per l'offerta base di 6 dollari al mese ci si porta a casa la possibilità di usare 100 secondi di DDoS, quanto basta per mandare KO un piccolo sito; oppure 130 dollari per sfruttare 30.000 secondi di DDoS, utili per causare disservizi più ampi. Il top è l'abbonamento che permette di avere l'equivalente di 5 anni di lanci DDoS per 500 dollari al mese. Il pagamento? Solo in Bitcoin ovviamente...

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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