Musica

Taylor Swift batte i record di Adele e Ed Sheeran: è lei la nuova regina del pop?

Il video di "Look What You Made Me Do", già oltre 72 milioni di views su Youtube, anticipa l'album "Reputation" che uscirà il 10 novembre

Uno dei momenti più attesi della serata degli MTV Video Music Awards di domenica è stata la presentazione del nuovo video di Taylor Swift,Look What You Made Me Do, già disponibile in tutti gli store digitali in streaming e in download, che anticipa l'atteso sesto album dell'artista americana, Reputation, che uscirà in tutto il mondo il 10 novembre a tre anni di distanza dal successo di 1989.

Taylor si è confermata la nuova regina del pop superando due record nelle prime 24 ore dalla pubblicazione del nuovo singolo: il maggior numero di stream del brano su Spotify con 8 milioni, battendo il precedente primato di Ed Sheeran, e di visualizzazioni su Youtube dove, con 28 milioni di views ha superato il record di Adele, ferma a 27,7 milioni.

Nella top 5 dei video musicali più visti in un solo giorno su YouTube troviamo anche Bad blood della stessa Taylor Swift (20,1 milioni di visualizzazioni il 17 maggio 2015), Anaconda di Nicki MinaJ (19.6 milioni il 19 agosto 2014) e Wrecking ball di Miley Cyrus (19,3 milioni il 9 settembre 2013).

Il videoclip, in quattro giorni, ha già superato le 72 milioni di visualizzazioni su Youtube: continuando con questa media potrebbe agevolmente superare i 2 miliardi di visualizzazioni nelle prossime settimane, insidiando così il primato di Despacito come video più visto di sempre.

«Mi dispiace, la vecchia Taylor non può rispondere al telefono.Perché? Perché è morta», recita un verso della sua ultima hit Look What You Made Me Do.

Una nuova Taylor, quindi, almeno nelle intenzioni, anche se, da un punto di vista musicale, non vediamo nel nuovo singolo apprezzabili cambiamenti o evoluzioni rispetto al pop-dance mainstream, rassicurante ed ecumenico di 1989 (10 milioni di copie vendute), le cui canzoni sono una summa dei suoni tanto in voga oggi, con tutto il campionario di tastieroni, drop e ritornelli a presa rapida, ravvivati magari dall'intervento di un rapper in voga, come nel caso di Kendrick Lamar in Bad Blood.

Ben più coraggioso è stato il suo ex fidanzato Calvin Harris, citato velenosamente nel video di Look What You Made Me Do quando sulla tomba della "vecchia" Taylor si legge il nome “Nils Sjoberg”, pseudonimo che aveva usato per scrivere il testo del singolo This Is What You Came For.

L'ultimo album di Harris, l'eccellente Funk Wav Bounces vol.1, ha segnato una decisa svolta sonora del dj scozzese, passando dalla EDM a un funk-rap suonato con strumenti veri direttamente da lui. Il resto l'hanno fatto gli ospiti, tra cui spiccano i nomi di Pharrell Williams, Katy Perry, Ariana Grande, Snoop Dogg, John Legend, Frank Ocean e Nicki Minaj.

Non conosciamo ancora gli ospiti del nuovo album di Taylor Swift, ma è certo che non mancheranno i nomi altisonanti, anche perchè l'ex stellina del country è una vera e propria corazzata del pop, con 85,5 milioni di seguaci su Twitter e 102 milioni su Instagram, oltre che abilissima nel self marketing.

Alcuni giorni prima dell'annuncio del suo nuovo album, la Swift aveva cancellato tutti i post pubblicati negli anni precedenti sui suoi account, come se fosse stata vittima di un attacco hacker, attirando in questo modo l'attenzione dei suoi milioni di fan.

E il vittimismo è certamente uno dei tratti più riconoscibili nel video di Look What You Made Me Do, in cui la cantante di Reading manda messaggi in codice ai suoi nemici Kanye West, Kim Kardashian, Anthony Mueller, l'ex Calvin Harris e, last but not least, all’ex migliore amica Katy Perry, colpevole di aver frequentato il suo ex John Meyer, fresco di rottura con la Swift, e di aver tentato di sabotare la sua tournée “rubandole” all’ultimo momento tre ballerini.

In molti si stanno affannando in queste ore a decriptare tutti i messaggi nascosti del video, ma resta il fatto che, dietro a tanta manicale cura per le immagini, si celi una mancanza di nuove idee musicali. Ma si sa, nell'era dello streaming audio e video, quello che conta sono solo i numeri e quelli, per ora, stanno dando ragione ancora una volta a Taylor.

Taylor Swift
Kevork Djansezian/Getty Images
Taylor Swift

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Gabriele Antonucci