Suor Cristina: esce l'album di debutto - La recensione
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Suor Cristina: esce l'album di debutto - La recensione

Dieci remake e due inediti per il lancio internazionale del disco. Tra i brani, "Like a virgin" di Madonna e "No one" di Alicia Keys

Esce oggi Sister Cristina, il disco di debutto internazionale della nostra Suor Cristina. Tra i dodici brani presenti nella tracklist, dieci canzoni rivisitate e reinterpretate (da Fix You a Like a Virgin) e due inediti (Fallin’ Free e L’Amore Vincerà).

Dopo la vittoria a The Voice 2014, Suor Cristina (ormai bisogna chiamarla Sister Cristina) ha conquistato il mondo intero, superando le 100 milioni di visualizzazioni su YouTube per il video che ha immortalato le sue audizioni.

Di questo nuovo progetto, Suor Cristina dice: “Sono molto emozionata, ed è davvero il frutto di un duro lavoro! Questa è la testimonianza che Dio può farci fare grandi cose solo se ci lasciamo guidare e ci fidiamo di Lui. Che queste note possano toccare il cuore di tutti così come son giunte e sono entrate nel mio!”. Noi abbiamo ascoltato con attenzione l’album in anteprima.

Questa, la nostra recensione brano per brano:

1. Try
La rivisitazione del grande successo di Pink apre l’ascolto del disco di Suor Cristina. Non è un caso. In un lavoro come questo (che contiene una scommessa non da poco) partire con una canzone energica e soprattutto credibile è importante. Si percepisce la carica emotiva della Sorella. È come se la sua volontà di “ridare indietro il dono che ha ricevuto” divenisse un’arma: l’acuto finale è degno di una vera popstar.

2. Fallin’ Free
Si tratta di una delle due canzoni inedite presenti in “Sister Cristina”. È una ballad “tradizionale” (in lingua inglese) che ha tutte le caratteristiche per diventare un successo. Canzone fresca, impreziosita da alcuni “esercizi di stile” di Suor Cristina. Stupisce ed entra subito in testa.

3. Like a Virgin
Anticipata dal video girato a Venezia, è senza dubbio la canzone più espressiva del disco. Ha conquistato tutti: la stessa Madonna le ha fatto i complimenti dopo averla ascoltata. Sul suo profilo twitter, infatti, le ha scritto: “Sisters for Life! #touchedfortheveryfirsttime”. Questa canzone è un gioiello: Suor Cristina è riuscita a dare valore alle parole presenti, senza togliere il loro significato originale. L’abito che indossa ha sicuramente contribuito verso questa metamorfosi.

4. Somewhere Only We Know
Questa canzone dei Keane è stata probabilmente scelta da Suor Cristina per il testo che proponeva (“Oh, semplicità, dove sei andata?/Sto invecchiando e ho bisogno di qualcosa su cui contare”). Forse dal punto di vista musicale non rende al massimo le potenzialità di Suor Cristina. Questa interpretazione risulta infatti a tratti deludente.

5. Blessed Be Your Name
Non poteva mancare nell’album d’esordio di Suor Cristina una canzone del repertorio di chiesa. Blessed Be Your Name è una canzone dei Newsboys, gruppo cristiano pop-rock australiano. La versione proposta da Suor Cristina è molto simile a quella originale, e trasmette la gioia di cui ha parlato fin dalla prima apparizione a The Voice.

6. Fix You
Bocciata questa versione del grande successo dei Coldplay. Per dar risalto al (bellissimo) testo, Suor Cristina ha tentato di crearne una versione intimistica con un coro che l’accompagna dall’inizio alla fine della canzone. Forse non era necessario per far passare il messaggio. Anzi, pare portare nella direzione opposta.

7. No One
Questa versione della hit di Alicia Keys aveva conquistato il mondo intero già durante le blind auditions di The Voice. Le sonorità presenti nel brano sono fatte proprie da Suor Cristina che diventa interprete credibile. Emoziona, è piacevole all’ascolto, e in tutta la sua carica è coinvolgente. Una delle migliori del disco.

8. I Surrender
Si tratta di una canzone del gruppo cattolico australiano degli Hillsong United. È un brano prezioso che racconta dell’amore che prende tutto, al quale non bisogna fare altro che arrendersi. Emerge in tutta la sua potenza la cura vocale alla quale può arrivare Suor Cristina. Da ascoltare.

9. True Colors
Il successo di Cyndi Lauper è reso ancora più intimo, senza diventare banale. È una delle canzoni più belle dell’album. Ascoltando questa interpretazione sembra veramente di essere di fronte ad una grande artista internazionale. La tenerezza ma allo stesso tempo la decisione del brano hanno richiesto a Suor Cristina una grande immedesimazione, che si percepisce fin dalle prime note.

10. Price Tag
Sarà lo stile, sarà che l’abito nero di Suor Cristina è difficilmente paragonabile a quelli indossati abitualmente da Jessie J, ma questa versione di Price Tag non convince. Forse troppo leggera da accettare. In ogni caso non ha in sé nessun valore aggiunto rispetto alle tante altre versioni della canzone pubblicate in Rete in questi anni.

11. Perto, Longe Ou Depoi (Ordinary World)
È la versione portoghese di Ordinary World dei Duran Duran. Ascoltare la voce di Suor Cristina in portoghese è una scoperta. È una ballad piacevole, che chiede leggerezza nell’ascolto.

12. L’amore vincerà
È la seconda canzone inedita ed è l’unico brano del disco in lingua italiana. Il ritornello è “La vita ci stupirà col suo disegno/progetto che diventerà capolavoro/Basta fidarsi e poi/l’amore vincerà”: sembra essere il racconto della storia di Suor Cristina. Per questo motivo risulta ancora più credibile. Il testo della canzone è manifesto. Forse la musica non riesce a seguire il percorso proposto da Suor Cristina in questo brano. 

Sister Cristina Show

Getty Images
Suor Cristina Scuccia

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Giovanni Ferrari