Steve Hackett: The night siren, un gioiello prog rock
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Steve Hackett: The night siren, un gioiello prog rock

L'ex chitarrista dei Genesis torna con un disco di grande qualità - Le date dei concerti italiani a luglio

Steve Hackett ha lasciato i Genesis nel 1976. La sua ultima incisione è stata Wind and Wuthering. Da allora Hackett, che da un lato non ha mai smesso di omaggiare in concerto la sua vecchia band, ha realizzato una lunga serie di album in studio. Dischi a base di chitarre, Prog rock, inflluenze etniche ed esperimenti vari. 

The night siren è a tutti gli effetti un disco Prog che flirta con la world music. Nel senso che i 20 musicisti coinvolti in studio vengono da ogni parte del mondo: Israele, Palestina, Stati Uniti, Islanda, Ungheria, Inghilterra. Una buona idea in questo tempo fatto di muri e barriere. 

Inciso con grande cura della qualità sonora, The night siren è un album notevole che poggia su una solida base rock e prog, complesso negli arrangiamenti e nelle parti vocali. Il concept sonoro tiene insieme echi dei Genesis e di David Gilmour solista (specie in Fifty miles from the North Pole), ma anche stacchi jazz-rock e influenze celtiche. 

Notevole l'impatto di Behind the smokeche ha quel tipo di potenza orchestrale che ha reso leggendaria Kashmir dei Led Zeppelin. Piacevole l'approccio sinfonico-ritmico di El Nino, impreziosito dalla sapiente chitarra di Hackett, uno dei virtuosi più raffinati e musicalmente colti della generazione Prog 70's. 

In the skeleton gallery è un gran pezzo, un tempo medio potente ed evocativo attraversato da intrecci vocali. Spettacolare l'intermezzo strumentale, ideale colonna sonora per paesaggi nordici e innevati. In chiusura, un micidiale riff di chitarra con assolo e cambi di tempo. Splendido. 

I concerti in Italia:

4 luglio, Vigevano, 5 luglio Lignano sabbiadoro, 7 luglio Pescara; 8 luglio Sogliano al Rubicone


Photo by Tina Korhonen © 2016, all rights reserved.
Steve Hackett, 67 anni

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Gianni Poglio