Ry Cooder: il mio Romney blues
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Ry Cooder: il mio Romney blues

Un cd "politico" in vista delle presidenziali di Novembre

Il 6 novembre si svolgeranno le cinquantasettesime elezioni presidenziali negli Stati Uniti e a distanza di un solo anno dal precedente album, Ry Cooder torna a farsi sentire con un nuovo progetto dal titolo esplicativo: Election Special.

Tra ballate country e blues il chitarrista americano manifesta pensieri ed opinioni politiche cogliendo in pieno l’aura di Woody Guthrie e suonando in perfetto stile One man band. Il primo brano, Mutt Romney Blues lancia la prima frecciata verso il candidato repubblicano accusato di aver lasciato il proprio cane, Seamus (come il cane dei Pink Floyd) dentro ad una cuccia installata sul tetto della propria auto durante un viaggio lungo 20 ore.

Brother is gone è un attacco a suon di mandolino contro i fratelli Koch, ricchissimi industriali che hanno finanziato e supportato proprio Romney. Ritroviamo anche il magico slide di Ry Cooder che in Cold Cold Feeling, immagina un presidente Obama mentre cammina al buio nel suo ufficio ovale, assorto tra mille pensieri. Ci sono parole anche per Sarah Palin, che in Going to Tampa, partecipa con un festoso country ad una improbabile convention democratica. Con la magnetica Kool-Aid, Cooder ci riporta allo scorso febbraio quando durante una ronda di quartiere venne ucciso un ragazzo di 17 anni scambiato per un criminale a causa del suo abbigliamento. Il disco si chiude parafrasando Woody Guthrie in Take Your Hands Off It. Giusto per ricordare agli americani che “questa terra è la nostra terra”.

Ry Cooder: Mutt Romney Blues

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Tony Romano