Rihanna splende in 'Diamonds' e 'Unapologetic'. La ascoltiamo da sempre, non la compriamo (quasi) mai
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Rihanna splende in 'Diamonds' e 'Unapologetic'. La ascoltiamo da sempre, non la compriamo (quasi) mai

La pop star con l'immagine più forte, con i singoli più conturbanti. Ha riempito due palazzetti, ma l'affetto per lei in Italia (per ora) non la premia nelle vendite. Ecco perché la conosciamo così bene e non compriamo i suoi ottimi album

"Unapologetic" è il titolo del suo settimo album di inediti di Rihanna uscito lo scorso 19 novembre 2012. Il titolo significa "impenitente", una parola complessa che descrive chi nella vita non ha mai rimorsi.

La carriera della ragazza nata nei Caraibi, lo sappiamo bene, viaggia al doppio della velocità. Non abbiamo fatto in tempo a scordarci di "Talk That Talk" del 2011 (album da cui sono nate hit come "We found love", "You da One" e "Where have you been"), che già ci siamo ritrovati a fine settembre con in mano un singolo che ormai è già nelle orecchie di tutti, per non dire che ha esordito nella nota Billboard statunitense al primo posto tra i singoli più venduti.

Parliamo di "Diamonds", canzone scritta dall'ormai nota Sia Furler di "She wolf (Falling To Pieces)" di David Guetta (tra l'altro il dj è presente anche in questo nuovo lavoro con "Right Now"), traccia ancora molto trasmessa in radio (su fonte Earone) e apprezzata dal pubblico di Youtube (45 milioni di visualizzazioni in due settimane è una cifra da capogiro).

Insomma, nonostante Rihanna con il suo precedente album abbia venduto pochissimo in Italia ma ha riempito (davvero, ai livelli del sold out) i palazzetti di Torino e Milano, eccola ritornare con un buon iniziale riscontro su iTunes ritornando un po' al "passato" pop lievemente più glam e meno eccessivo, ma con quel pizzico di innovazione modaiola che la distingue.

Anche in "Unapologetic" ci sono i più grandi produttori al mondo (facciamo dei nomi che forse non vi sono noti come The-Dream, Chase & Status, StarGate, Mike Will Made-It, and Labrinth). Al suo album hanno lavorato un numero pazzesco di autori e musicisti, la macchina del suo pop nasce dall'indie e si sviluppa con grande cura per i particolari, ormai è un fatto.

Tra l'altro l'album ha esordito al primo posto nella classifica degli album in UK e si aspetta cosa accadrà negli Stati Uniti dove il terreno è già abbastanza florido e a lei favorevole.

Come era facile immaginare è caduta anche lei nel vortice del dubstep, ridotto com'è chiaro all'essenziale in "Jump" (che tra l'altro è anche una delle tracce più interessanti del disco). Tra i duetti troviamo le voci di Eminem e Chris Brown. Su di loro, non ne faremo mistero, nutrivamo più aspettative. Anche perché dopo "Love the way you lie", che è un vero cult, ci aspettavamo qualcosa di più. "Numb" invece è un vero pasticcio.

Tra i brani assolutamente da ascoltare vi consigliamo l'hip hop di "Fresh of The Runway" (dove sostanzialmente rappa, il brano è stato già presentato live in occasione di uno show per il marchio Victoria's Secret), il già citato "Right Now" che già si prospetta come futuro nuovo singolo. Tra i brani lenti vi consigliamo "Stay" (che tra l'altro ha portato sul palco del Saturday Night Live il 10 Novembre con un notevole successo su Youtube) e "What Now".

Guarda caso è "Half of me", un brano tra quelli di maggiore contenuto tra parole d'amore e inni ai soldi e alla ricchezza nei testi delle altre 14 tracce, è l'unico inciso fuori dal disco ufficiale e pensato per la deluxe edition. Un bellissimo pezzo scritto per lei (tra gli altri) da Emeli Sandè. Un vero peccato.

Se la risonanza di Rihanna e della sua musica corrispondesse alle vendite reali, oggi la pop star in Italia non avrebbe per le mani "solo" una carriera da 30 singoli azzeccati, risultando una delle artiste più suonate in radio e nei club dell'ultimo decennio.

Ma molto, molto di più. Se la fan base italiana di Rihanna conta oltre 30 mila fan su Facebook, contro la metà esatta per Lady Gaga, viene da chiedersi se Rihanna non sia una delle vittime più evidenti del download illegale (e immeritato).

La nostra piace, piace tanto, ma non ha (e forse non avrà mai) l'impronta affettiva e la potenza di fuoco nel nostro Paese che possono creare personaggi come Adele o Madonna, per parlare di due nuove icone del pop al femminile molto apprezzate dalle nostre parti.

Rihanna è un treno da cui si sale e si scende, è una metropolitana, una ragazza che con la sua aria sempre distaccata e finemente asettica ancora non riesce a far capire (bene) quanto la sua vita sia asservita totalmente alla musica.

Ha una passione e una solidità e un ritmo produttivo che pochi artisti al mondo riuscirebbero ad avere. E nonostante tutti sappiano bene chi è, cosa fa, quali brani lancia, vediamo i suoi video ma non andiamo nei negozi a premiarla. Sarà "Unapologetic" a invertire la rotta? Niente paura: ha ancora solo 24 anni.

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Alessandro Alicandri