Postmdern Jukebox: così coloriamo di swing i successi del pop (e del rock)
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Postmdern Jukebox: così coloriamo di swing i successi del pop (e del rock)

La superband americana arriva in Italia per due show: il 4 aprile a Roma e il 5 a Milano

Immaginate un gruppo di musicisti e cantanti talentuosi che fa un viaggio nel tempo retrodatando in chiave jazz swing canzoni famosissime come Creep dei Radiohead o Nothing else matters dei Metallica. Ma anche Bad Romance di Lady Gaga, All about that bass di Meghan Traynor o Closer dei Chainsmokers.

Ecco questa band ha un nome: Postmodern Jukebox. I PMJ vengono da New York e sono stati fondati dal pianista ed arrangiatore Scott Bradlee. "Stare in questa band è un grande divertimento" racconta il bassista Allan Hunter. "I nostri remake prima di andare in scena su un palco vengono caricati su Youtube. Tutti rigorosamente suonati live. Il bello di questo progetto è che vengono scelte delle canzoni molto popolari e iperprodotte in sala d'incisione per trasformarle in qualcos'altro di assolutamente autentico eseguito sul palco da uomini e donne in carne ed ossa".

"Una grande canzone è una grande canzone. Puoi prenderla stravolgerla e riarrangiarla, ma rimarrà sempre un bel pezzo: anzi, in alcuni casi, ci sono hit di Lady Gaga e Britney Spears che suonano addiruttura meglio con il nostro trattamento retro" racconta.

I PMJ si esibiranno a Roma il 4 aprile e a Milano il 5

"Il nostro show" aggiunge Hunter "è un mix di abilità tecnica, talento e presenza scenica. L'obiettivo è divertirsi e suonare con il nostro stile davanti ad un'audience soddisfacente. Spesso, chi fa jazz ha un problema: non riesce a trovare ingaggi decenti nei locali e nei club. Noi abbiamo un grande pubblico, non ci esibiamo mai davanti ad una platea vuota".

Ufficio stampa Barley Arts
Postmodern Jukebox

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Gianni Poglio