Michael Jackson, così ho scoperto come è morto. Parla Randall Sullivan
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Michael Jackson, così ho scoperto come è morto. Parla Randall Sullivan

L'autore di Untouchable spiega come ha ricostruito gli ultimi mesi di vita di Jacko

'La famiglia di Michael Jackson fu per lui una catastrofe'. Questo il lapidario commento dello scrittore Randall Sullivan, autore della nuova biografia Untouchable : The Strange Life and Tragic Death of Michael Jackson, nella quale tratteggia un profilo dell’artista accurato e ricco di particolari inediti (Grove Press: 704 pp., 35 dollari). L’origine del disagio psicologico della popstar, noto ai media e fonte di floride speculazioni, nasce secondo l’autore dal nucleo famigliare, avido e corrotto, sempre pronto ad approfittare del talento di Jackson per soddisfare capricci mediocri.

'Michael se n'è andato a 50 anni dopo essere sopravvissuto a una serie di catastrofi personali. La sua morte paradossalmente nasce da un eccesso di cure mediche' spiega Sullivan che pone l’accento sul malessere esistenziale covato dalla star in vista della serie di concerti londinesi chiamati This Is It, unico escamotage per risollevare la sorte economica dell’impero Jacksoniano distrutto da investimenti poco oculati.
'La negligenza del dottor. Murray è stata la causa diretta della morte, ma l'enorme pressione che c'era su di lui per i concerti all’arena O2 di Londra ha contribuito. Lo stress lo ha distrutto' precisa lo scrittore svelando alcuni dettagli sul dietro le quinte dello show londinese.
'I concerti di Londra sarebbero stati il più grande ritorno nella storia dello show business. Pochi pensavano che avrebbe retto 50 concerti ma all'inizio lui stava bene, grazie all'aiuto del suo manager Tohme Tohme . Poi questi fu allontanato e Michael cominciò a perdere peso e a prendere sempre più farmaci. Non stava bene e voleva darsi al cinema, ma con i suoi guai, Hollywood non l'avrebbe mai preso sul serio'. Stando all’autore, Jackson era una pedina nelle mani dell’industria musicale, che ne ha dettato le scelte artistiche ed economiche.
'Michael era una parte importante dell'impero della Sony. Il suo catalogo valeva milioni di dollari', continua Sullivan.
'Aveva debiti enormi ma possedeva pur sempre un patrimonio di 500 milioni di dollari. Sfortunatamente i debiti lo lasciavano spesso senza contanti. Nel 2007 gli fu tolta la sua unica carta di credito e lui e i suoi figli furono cacciati da una serie di alberghi. Nel 2008 il suo default fu rifinanziato, ma a quel punto avrebbe dovuto guadagnare 100 milioni di dollari in due anni o avrebbe perso tutto. Per questo accettò di fare i concerti di Londra. Jackson ha tentato in più occasioni di prendere le distanze dalla famiglia, che gravava sulle sue spalle. Sembra che i numerosi interventi estetici subiti dal cantante fossero un disperato tentativo di cancellare i tratti somatici congeniti. L'unico e vero motivo (per cui si è sottoposto alla chirurgia, ndr) è che non voleva somigliare a suo padre. Lo odiava. Poi perché voleva essere unico e particolare. Però tutto nasce dal suo odio per il padre e per la famiglia. Le contraddizioni della sua psiche lo hanno reso ostaggio di ogni tipo di gente, che ha cercato di trarne vantaggio'. Parola di Randall Sullivan.

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elisabetta.tomasone