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Meraviglioso Modugno: Arisa, Ron e Max Gazzè incantano Polignano a Mare

La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, ha reso omaggio al Mimmo Nazionale con le sue canzoni interpretate da big e giovani promesse

Una spettacolare luna piena ha illuminato ieri sera le stelle della canzone italiana che si sono ritrovate a Piazza Aldo Moro, nel cuore di Polignano a Mare, per rendere omaggio all'indimenticabile Domenico Modugno nell'evento "Meraviglioso Modugno".

La manifestazione, giunta al settimo anno, è organizzata dal Comune di Polignano a Mare, con il sostegno della Regione Puglia e di SIAE, suggestiva cittadina di mare che negli ultimi anni sta conoscendo un boom turistico grazie anche al successo del film d'esordio di Checco Zalone, Cado dalle nubi, oltre che per essere stata scelta come ambientazione di alcune puntate dell'imperituro Beautiful, girate tra le sue romantiche balconate sul mare.

Maria Cristina Zoppa, da 17 anni speaker di RadioRai oltre che biografa di Domenico Modugno, e Daniele Colacicco, giovane speaker di RadioNorba, hanno presentato con brio e professionalità la serata, a ingresso gratuito, che ha riempito in ogni ordine di posto il grande spazio di Piazza Aldo Moro.

La direzione artistica di Stefano Senardi e Maria Cristina Zoppa ha riunito un cast eterogeneo ed equilibrato che ha omaggiato Mister Volare con i suoi brani più o meno noti, confermando ancora una volta la ricchezza e la varietà del suo ampio repertorio. Massimo Modugno, figlio di Mimmo, seduto in prima fila confermava ieri il legame della famiglia Modugno con la manifestazione che reca il suo nome.

Di grande suggestione la scenografia di Fabio della Ratta, ispirata al tema "Un sogno così”, in cui svetta l’immagine onirica - realizzata con la tecnica dello stencil - in cui Domenico e Franca Modugno, tenendosi per mano, corrono felici e spensierati su un mare di dischi, ben 150 vinili originali, volando nel cielo infinito.

Sul lato destro, un ledwall dove vengono proiettate le clip realizzate dal video maker Giuseppe La Selva che si alternano alla diretta dello spettacolo. Sulle due torri laterali, due immagini iconiche del cantautore che osserva il suo pubblico e la sua Polignano, di cui è diventato il simbolo.

Come da tradizione, Fabio della Ratta ha realizzato anche dei ritratti su dischi in vinile che sono stati donati agli artisti e agli ospiti durante il concerto, con tutte le sfumature del blu.

L'onere di aprire la serata è andato alla giovane Federica Carta, uno dei volti più amati dell'ultima edizione di "Amici", ma l'interpretazione incerta dell'iconica Nel Blu dipinto di blu, accolta dalle urla di entusiasmo delle sue giovanissime supporter, ha suscitato alcune perplessità nel pubblico più adulto. Federica si è parzialmente riscattata nella successiva Se Dio vorrà, anche se ha mostrato di essere ancora troppo acerba per accostarsi alle canzoni di Modugno, che richiedono ben altra maturità espressiva.

Fabrizio Moro convince nella romantica Ma come hai fatto? del 1969, dove la sua inconfondibile voce graffiante è esaltata dal pianoforte, mentre le sue Libero e Pensa sono ricche di passione civile e di urgenza artistica.

Marianne Mirage, che ha aperto l'ultimo tour italiano di Patti Smith, ha presentato la "baustelliana" Le canzoni fanno male, in gara al Festival di Sanremo 2017 nella categoria Nuove Proposte, un brano scritto da Kaballà e Francesco Bianconi, mentre in Malarazza di Modugno è mancata la grinta necessaria a un brano del genere, ispirato alla storia di un servo che, picchiato e maltrattato da un prepotente, è costretto a farsi giustizia da solo, tirando fuori i denti e combattendo perché nessuno l'avrebbe fatto al posto suo.

Ron ha incantato il pubblico di Polignano interpretando con eleganza e intensità Meraviglioso nell'arrangiamento dei Negramaro e la monumentale Dio,come ti amo, strappando applausi a scena aperta, prima di regalare uno dei suoi più grandi successi, Una città per cantare, recentemente ripubblicata con numerosi ospiti per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla Sla.

Per questo si è rivelata felice la scelta di consegnare simbolicamente a lui, direttamente dalle mani del sindaco Domenico Vitto, il Premio Città di Polignano a Mare, una riproduzione della statua di Modugno opera di Hermann Mejer, attributo nel 2017 al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi (impossibilitato a ricerverlo in Puglia per sopraggiunti impegni sul territorio), colui che, per dedizione, sacrificio, coraggio e passione è diventato fulcro e punto di riferimento per molte delle Città del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016.

Classificatosi terzo a Sanremo Giovani con l'inno generazionale Universo (emblematica la frase "il futuro è di chi se lo prende"), Francesco Guasti ci è piaciuto sia per l'interpretazione del brano sanremese che per l'originale e fresca rilettura de La gabbia, un brano di Modugno del 1970 non troppo conosciuto, che esalta la sua voce graffiante, scandito dal battito delle mani del pubblico di Piazza Aldo Moro.

Arisa ha strappato numerosi applausi a scena aperta nelle magistrali interpetazioni di Tu si‘ na cosa grande e Vecchio Frack, due brani che non hanno certo bisogno di presentazioni, mostrando una voce limpida e un'intonazione perfetta. Invece di giocare la carta facile del tormentone dell'estate 2017 L'esercito del selfie, Arisa ha mostrato tutte le sue doti di interprete sensibile e ricca di sfumature nella delicata Meraviglioso amore mio, accompagnata al pianoforte dal maestro Giuseppe Barbera.

Gioca quasi in casa il barese Leonardo Lamacchia, fresco di laurea in Disegno Industriale, che mostra teatralità e personalità ne La lontananza del 1970, proposta con l'introduzione vocale di Modugno che era anche un attore dotato, oltre che un cantante straordinario, come ha confermato un curioso provino del 1950 mostrato sul maxischermo.

Uno degli artisti più applauditi della serata è stato Max Gazzè, che ha mostrato le sue due anime, quella poetica in Cosa sono le nuvole di Modugno e Mentre dormi, e quella più giocosa nelle incalzanti Sotto casa e La vita com'è, dove il pubblico canta il coro a pieni polmoni e reclama il bis a gran voce.

Davvero convincente il duetto tra la voce ricca di comuncativa di Syria e la chitarra "brasiliana" di Tony Canto in Tuta Blu di Modugno, uno straordinario racconto di vita ordinaria, quasi un film in musica, e la teatrale Dove sta Zazà della grande Gabriella Ferri. Canto ha interpretato da solo, con la giusta giocosità, l'irresistibile brano in siciliano La Sveglietta, ricco di ritmo e di onomatopee.

La lunga maratona musicale è stata chiusa dall'ottima performance degli Ex-Otago, band genovese attiva da 15 anni che quest'estate sta raccogliendo i frutti di tanta gavetta con il successo del brano Quando sono con te, uno dei più trasmessi dalle radio italiane, che è stato proposto dal vivo a Meraviglioso Modugno insieme all'emozionante Piove, come ultimo tributo al Mimmo Nazionale.

Un grande successo di pubblico ha salutato la settima edizione della kermesse, ormai diventata uno degli appuntamenti più importanti del Sud Italia per quanto riguarda la musica d'autore, oltre che un doveroso omaggio a uno degli interpreti più geniali e versatili della canzone italiana.

Arisa
per gentile concessione di Dario Fazio/Ufficio stampa iCompany
Arisa sul palco di "Meraviglioso Modugno"

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Gabriele Antonucci