Jack Black: la mia satira storpia il rock
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Jack Black: la mia satira storpia il rock

Tre album, tre bestseller: è questo il ruolino di marcia della band nata per scherzo. "Ci hanno preso sul serio. Per mancanza di concorrenza, credo. I gruppi  rock di questi tempi sono carismatici come garzoni del latte"

In principio fu una foglia d’insalata. "Verde, molliccia, si era infilata tra gli incisivi della mia fidanzata. Le prestai un’unghia per togliersi il tormento. Commosso da questo gioco di squadra nel nome dell’amore, composi l’inno del boyfriend premuroso: Fuck her gently. Un trionfo. Così è nato il rock che fa piangere dal ridere". Non si tiene Jack Black, quando parla della sua seconda vita da front-man dei Tenacious D, lontano dai riflettori di Hollywood (i bestseller di Black al botteghino sono School of rock, Tropic thunder e I fantastici viaggi di Gulliver).

Dovevano essere un side project, i Tenacious D, il capriccio musicale di due attori (l’altro è il comico americano Kyle Gass) nostalgici dell’heavy rock degli anni Settanta. "Una burla" conferma Black. "E invece ci hanno preso sul serio. Per mancanza di concorrenza, credo. I gruppi rock di questi tempi sono carismatici come garzoni del latte. Così, due ciccioni spavaldi come noi sono sembrati dei giganti del rock’n’roll".

Tre album, tre bestseller: è questo il ruolino di marcia della band nata per scherzo. L’ultimo, Rize of the Fenix, sfoggia in copertina un pene gigantesco. "Non vedo che cos’altro avremmo potuto mettere, visto che l’intero disco è dedicato all’orgasmo in tutte le sue forme. Ma la cosa straordinaria è che, nonostante la cover e i testi delle canzoni, siamo stati recensiti seriamente, con quell’attenzione e con quella maniacalità che, di solito, i critici riservano alle band vere". Paradossale. "Nel nuovo disco c’è una ballad intitolata 39, ironica e un po’ pornografica, in cui io mi rivolgo a una prostituta di grande esperienza. Nelle recensioni hanno addirittura scomodato la poetica di Bruce Springsteen... L’intera vicenda Tenacious D è un grande corto circuito mediatico" spiega Black. "Visto il successo dei dischi, io e il mio socio, Kyle, abbiamo deciso di girare un film come Tenacious D (The pick of destiny, ndr): flop leggendario, di critica e di pubblico. Non l’hanno visto nemmeno i nostri parenti. Eppure, in teoria, fare ridere al cinema sarebbe il nostro primo lavoro".

Tra le perle del Jack Black formato rocker c’è un video cult in cui appaiono lui e mille comparse alle sue spalle. "Fu un’idea geniale. Per il film School of rock volevo avere come colonna sonora Immigrant song dei Led Zeppelin. Chi li conosce sa quanto siano restii a concedere canzoni per i film. Perciò organizzai una preghiera collettiva in un club stipato di fan: mi inginocchiai davanti alle telecamere chiedendo a loro, gli dei del rock, di farmi questo grande regalo. Alla fine cedettero". Pentito di questa umiliazione? "No, per loro girerei in perizoma a Times square".

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Gianni Poglio