I tre dischi jazz della settimana: Robert Glasper, Bollani e Lorenzo Tucci
Musica

I tre dischi jazz della settimana: Robert Glasper, Bollani e Lorenzo Tucci

I due pianisti sono accomunati da un approccio non convenzionale allo strumento

Robert Glasper - Everything’s beautiful

Il jazz, per la sua natura, è una musica mutante e in continua evoluzione, in grado di inglobare e di rielaborare le influenze più disparate, fino a trasformarle in una nuova sintesi. Il jazz, l’r&b e l’hip hop, tre generi apparentemente lontani fra loro, si sono perfettamente amalgamati nei due imperdibili album Black Radio 1 e 2, editi entrambi dalla prestigiosa etichetta Blue Note Records, grazie alla visione artistica e alle doti tecniche di Robert Glasper, uno dei più importanti esponenti del cosiddetto nu jazz. Il produttore e musicista di Houston, vincitore di due Grammy Awards per Best R&B Album 2013(Black Radio) e Best Traditional R&B Performance 2015 (Jesus Children of America contenuto in Black Radio 2), si pone ai vertici di una nuova generazione di musicisti che stanno cambiando i connotati alla musica nera. Oggi è uscito l’attesissimo Everything’s Beautiful, il nuovo disco del produttore e pianista con eccellenti reinterpretazioni di brani di Miles Davis, supportato da ospiti stellari come Stevie Wonder, Erykah Badu, John Scofield, KING, Laura Mvula, Phonte, Illa J, Georgia Anne Muldrow e Bilal. «Non volevo fare solo un disco di remix -ha sottolineato Glasper- La mia idea è stata quella di mostrare come Miles abbia ispirato la gente a costruire nuova arte. Volevo comporre qualcosa dove si potesse prendere qualche sua idea, frullarla e tentare di mostrare l’influenza di Miles, e comporre nuove cose. Questa è la bellezza del disco». Moderno

Stefano Bollani - Napoli Trip

Se siete ancora tra quelli che pensano che il jazz sia qualcosa di noioso e da addetti ai lavori, vi suggeriamo di assistere almeno una volta a un concerto dell’estroso pianista Stefano Bollani: vi farà completamente ricredere. Tanto era serio e impenetrabile il compianto Miles Davis, tanto è accessibile e giocoso Stefano Bollani, che nelle sue performance ama dialogare e improvvisare col pubblico, come ha dimostrato anche la spigliatezza nelle sue recenti esperienze televisive e radiofoniche. Nel momento in cui, però, appoggia le dita sul pianoforte, la teatralità lascia spazio a una tecnica straordinaria e a un lirismo emozionate, che gli sono valsi il soprannome di “piccola orchestra Bollani”, a sottolineare la sua capacità, con il solo pianoforte, di “moltiplicare” le note, come se suonasse più strumenti. Bollani è un artista che non si accontenta mai di ripetersi e così, dopo i convincenti omaggi alla musica brasiliana insieme al mandolinista Hamilton de Holanda e quello al genio di Frank Zappa, ora è la volta della grande tradizione melodica partenopea nel disco Napoli Trip. un universo musicale che ha ispirato Stefano Bollani e lo ha spinto a comporre nuovi brani e a improvvisare sulla musica napoletana del passato. I complici di questa nuova avventura  sono Nico Gori, Jim Black ed un napoletano doc come Daniele Sepe. Ispirato

Lorenzo Tucci - Sparkle

Lorenzo Tucci, uno dei migliori e più eclettici batteristi jazz italiani, ha pubblicato da poco il suo ottavo album da band leader, Sparkle(Jando Music/Via Veneto Jazz), realizzato con un nuovo quartetto dove figura, accanto allo storico pianista Luca Mannutza, il giovane talento del contrabbassista Luca Fattorini e come special guest la tromba senza confini di Flavio Boltro. Sparkle è un disco frizzante che contiene prevalentemente brani originali di sua composizione e due omaggi a Pino Daniele e Sting, E po' che fa’ intepretato dalla splendida voce di Karima e Seven days riarrangiata dal trio. I brani spaziano da atmosfere intimistiche e riflessive a ritmiche più complesse e articolate, senza perdere di vista l’importanza della melodia che Tucci, in questo progetto, vuole esaltare. Emblematico dello stile del disco è Sparkle Suite, brano in tre tempi melodico e al tempo stesso imprevidibile. Tutto si fonde in uno stile contemporaneo, nel quale sia il pianista Luca Mannutza, partner stimatissimo da Tucci, sia il più giovane Luca Fattorini, nuovo talento del contrabbasso Italiano, sono a proprio agio, tessendo insieme al leader trame dal sapore nuovo, vivace e moderno. Gli assoli estrosi e puntuali di Boltro arricchiscono di colori la gamma espressiva dei brani. Dopo i riusciti progetti Tranety, Touch, Drumonk, Lunar e Drumpet, Tucci conferma ancora una volta la sua capacità di esprimersi in formazioni assai diverse fra loro, oltre che le sue doti di compositore, arrangiatore e conoscitore dell’universo jazz. Frizzante.

Valentina Cenni
Stefano Bollani

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Gabriele Antonucci