Il primo album di Gemitaiz: "Essere vero è l'unico compromesso"
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Il primo album di Gemitaiz: "Essere vero è l'unico compromesso"

Il rapper romano presenta il suo primo album ufficiale, 18 tracce con la voglia di proporre la stessa attitudine underground di sempre - Tutti gli articoli di Hiphopanorama

Tra le nuove leve più interessanti del panorama hip hop italiano Gemitaiz è pronto per il grande salto. Dopo una serie infinita di mixtape ed ep in freedownload l'artista romano esce oggi con il suo primo album ufficiale. "L'unico compromesso", prodotto per la label di dj Harsh e di Guè Pequeno dei Club Dogo "Tantaroba", conta collaborazioni importanti con nomi di spicco della scena italiana. Da Ensi a Salmo passando per Bassi Maestro e Madman. L'obiettivo? Restare lo stesso di sempre nonostante il successo degli ultimi anni.

Come hai sviluppato la lavorazione di "L'unico compromesso"?

Sono sempre state le produzioni ad ispirare i miei testi. Prima ho cercato di raccogliere quelle che mi piacevano di più coinvolgendo i produttori che reputo migliori in Italia. Dai 2nd Roof passando per dj Sine e Bassi Maestro, tutti mi hanno dato esattamente quello che cercavo. Per i featuring invece ho collaborato con gli artisti che stimo di più, con la maggior parte c’è amicizia, con altri non avevo ancora collaborato e volevo farlo da tempo.

Hai regalato tanti prodotti in freedownload sul web e ora ti presenti con il primo disco ufficiale. Su cosa hai puntato per differenziare i tuoi lavori del passato?

Prima di tutto il disco è fatto tutto su produzioni inedite, un fattore importante perché dopo tanti mixtape su strumentali americani finalmente si potrà ascoltare qualcosa di mio al 100%. Inoltre mi sono lasciato influenzare maggiormente da altri generi e da nuove sonorità, sono davvero soddisfatto del risultato.

Come è nata la collaborazione con Tantaroba?

Con Daniele (dj Harsh) collaboro da tanto tempo. Ci troviamo bene e prima di essere un collega è un amico. Con loro è stato tutto molto naturale e io posso fare la mia musica senza nessun paletto. Loro mi aiutano a migliorarne qualità e promozione per farla arrivare ad una fetta di pubblico più grande.

Dopo la firma hai voluto puntualizzare la tua posizione e parlare direttamente ai fan. Hai detto "aspettate il mio disco per sentirvi delusi. Ma da voi stessi, per aver dubitato, perchè sarà una bomba atomica". Perché hai voluto dare peso a questo punto?

Ho sempre avuto un rapporto molto diretto con il mio pubblico e non voglio che questa cosa si affievolisca. Ci sono stati episodi analoghi in passato di artisti che firmando per una label hanno un po’ snaturato i loro suoni e il loro approccio al genere hip hop, forse i miei fan sono anche giustificati ad aver paura. Dopo il percorso che ho fatto però non cambierò da un giorno all’altro solo perché lavoro per Tantaroba. So che questi meccanismi sono difficili da comprendere ma sono certo che il disco parlerà per me.  

Come hai pensato il video di "Fuori di qua" e come hai scelto il giovanissimo protagonista?

Con il regista ci siamo sentiti tramite Skype, eravamo carichissimi ma rispetto al solito sentivo di non avere un’idea giusta. Lui mi ha proposto di mettere un altro protagonista al posto mio e ho accettato pur chiedendo che fosse comunque qualcuno in grado di rappresentarmi. Così abbiamo scelto di rappresentare me da bambino, è stato fatto un casting e abbiamo trovato Tommaso che canta in playback tutta la canzone, è stato bravissimo. Il messaggio che volevo mandare è appunto che nonostante il tempo sono sempre lo stesso di prima.

La prima "Out of my way" risale al 2010, tre anni fa. Come vorresti che fosse quella del 2016, tra tre anni?

Vorrei che fosse spensierata e sincera come le prime due, se gli ho dato quel titolo è perché in questo tipo di brani ho sempre cercato un riscatto per me stesso con l’obiettivo di comunicarlo al meglio a chi mi ascolta. 

 

Sei un rapper molto tecnico che ha reso l'extrabeatun suo must. Quando hai iniziato a lavorare su questa tecnica e a chi ti sei ispirato?

Appena ho iniziato a scrivere ho scoperto questa tecnica ascoltando rapper americani, mi sembrava un approccio molto più potente e interessante alle rime e così mi sono allenato senza sosta. Mi piacevano le acrobazie con le parole, gli incastri fitti. Così ho iniziato a fare i miei…

Ho visto che su Facebook hai scritto "girare un video in 15 ore è possibile", stai lavorando con Machete Prod, cosa bolle in pentola?

Si può dire che il video di “Quando mai” abbia avuto quasi una mia regia. La storia l’ho scritta io e i ragazzi di Machete Prod. l’hanno imbastita bene e valorizzata al meglio. E’ vero, abbiamo girato tutto in 15 ore, una vera e propria full immersion. Il lavoro però ha pagato, sono molto soddisfatto.

Quale è il disco di hip hop italiano che ascoltavi più spesso?

Tre dischi in particolare hanno lasciato una vera e propria “botta in faccia” sulla mia crescita artistica e sul mio legame con il genere hip hop. “Background” di Bassi Maestro, “Verano Zombie” di Noyz Narcos e anche il primo disco di Mondo Marcio che ritengo uno dei migliori.

Mondo Marcio si era ritrovato investito da un’ondata di popolarità che lo ha portato fin da giovanissimo a firmare con una major. Bruciando le tappe si era un po’ perso per poi ritrovarsi alla grande, credi che i tuoi fan temano questo?

No, io sono serenissimo e totalmente libero di fare ciò che mi piace. Se c’è un pezzo che voglio fare uscire esce, sono indipendente al 100%, non devo rendere conto a nessuno.

Hai già pensato come strutturare il tuo tour? Fino a pochi anni fa ti capitava spesso di aprire i concerti di alcuni artisti, ora puoi scegliere di valorizzare facendo aprire i tuoi...

Sono previste alcune date molto grosse per questa estate dove non sarò da solo. Poi partirà il mio tour, porterò con me un ragazzo di Roma molto bravo, ma ancora non posso anticipare niente. Seguitemi e scoprirete presto di chi si tratta…

 

Da oggi partono anche gli Instore dove Gemitaiz incontrerá i suoi fan, ecco l'elenco delle datw:

28 maggio | Roma, Discoteca Laziale (ore 17.00)

29 maggio | Milano, Mondadori_Corso Vittorio Emanuele (ore 17.00)

30 maggio | Varese, Casa del Disco (ore 16.00)

31 maggio | Torino, Feltrinelli Stazione Porta Nuova (ore 17.00)

01 giugno | Marcianise (Caserta), Mondadori c/o Centro Commerciale Campania (ore 17.30)

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Matteo Politanò